
Nei giorni scorsi si è sentito il solito squillo di tromba per l’ormai semi scomparso pack artico. Il Requiem, accompagnato per l’occasione dalla polifonica, è stato celebrato con l’annuncio del raddoppio della catastrofe già ampiamente proclamata lo scorso settembre. Ovvero dal passaggio a nordovest dello scorso anno si è passati all’aggiunta di quello a nordest di quest’anno.
E già, anche il pack deve fare i conti con il consumismo mediatico giocando dopo appena un anno al raddoppio catastrofistico altrimenti si corre il rischio che non interessi più a nessuno. Ma come sono in realtà le cose?Prima di tutto non sappiamo quante volte nella storia l’artico abbia sofferto in "sopravvivenza" ma questo forse interessa poco, quello invece che è più importante è stabilire quanto l’estate artica abbia influito, dopo il terribile 2007, alla tenuta del pack. Guardando con attenzione le immagini allegate del polo nord, possiamo confrontarle con quanto i satelliti avevano immortalato lo scorso anno nello stesso periodo.Salta immediatamente all’occhio come l’estensione rispetto allo scorso anno sia cresciuta, per lo stesso mese dell’anno, di 700mila Kmq che corrisponde a circa il 12% di aumento, sarebbe meglio dire di recupero visto il minimo storico dell’anno precedente.
 nordovest, rispetto allo scorso anno, sia piuttosto precario e non credo facilmente navigabile da una qualsiasi nave mercantile o da crociera. Quello a nordest, invece, sembra più un sogno che una realtà. Che l’artico sia in netta difficoltà è cosa nota ma che stia lì lì per tirare le cuoia è una fantasia estiva. Dando credito alle notizie circolanti se fossi un Orso polare mi darei da fare a cercare un’altra casa, ma visto la storia dei mutui non vorrei passare dal ghiacciolo sicuro ad una granita sotto al Sole.
nordovest, rispetto allo scorso anno, sia piuttosto precario e non credo facilmente navigabile da una qualsiasi nave mercantile o da crociera. Quello a nordest, invece, sembra più un sogno che una realtà. Che l’artico sia in netta difficoltà è cosa nota ma che stia lì lì per tirare le cuoia è una fantasia estiva. Dando credito alle notizie circolanti se fossi un Orso polare mi darei da fare a cercare un’altra casa, ma visto la storia dei mutui non vorrei passare dal ghiacciolo sicuro ad una granita sotto al Sole.Carlo Colarieti Tosti
 Orsi polari (che stanno in ottima salute, sono in continuo aumento ed hanno da temere unicamente il loro unico predatore: l'uomo cacciatore - ne conosciamo uno, Re Juan Carlos di Spagna, cacciatore di Orsi sbronzi nonchè finanziatore del Wwf, come potete leggere qui). Ma allora, da qualche parte il ghiaccio si starà sciogliendo. Si, ad esempio nei ghiaccai alpini. Ma non al Polo Sud, dove l'estensione dei ghiacciai marini è aumentata costantemente fino ad un 10% in circa 30 anni, come potete leggere qui. Ma di nuovo entra in scena la disinformazione vestita da spot pubblicitario: quello della Vigorsol, dove si vedono dei poveri pinguini che sono costretti a suon di scoregge a tentare di far congelare i ghiacci che si stanno sciogliendo sotto i loro piedi. Inutile aggiungere che lo spot pubblicitario è sponsorizzato dal Wwf nell'ambito delle campagne per sconfiggere il Riscaldamento Globale (che non c'è). Peccato che però i pinguini vivano solo nell'emisfero sud e siano concentrati soprattutto attorno all'Antartide, dove i ghiacci non si stanno sciogliendo almeno da circa 30 anni.
Orsi polari (che stanno in ottima salute, sono in continuo aumento ed hanno da temere unicamente il loro unico predatore: l'uomo cacciatore - ne conosciamo uno, Re Juan Carlos di Spagna, cacciatore di Orsi sbronzi nonchè finanziatore del Wwf, come potete leggere qui). Ma allora, da qualche parte il ghiaccio si starà sciogliendo. Si, ad esempio nei ghiaccai alpini. Ma non al Polo Sud, dove l'estensione dei ghiacciai marini è aumentata costantemente fino ad un 10% in circa 30 anni, come potete leggere qui. Ma di nuovo entra in scena la disinformazione vestita da spot pubblicitario: quello della Vigorsol, dove si vedono dei poveri pinguini che sono costretti a suon di scoregge a tentare di far congelare i ghiacci che si stanno sciogliendo sotto i loro piedi. Inutile aggiungere che lo spot pubblicitario è sponsorizzato dal Wwf nell'ambito delle campagne per sconfiggere il Riscaldamento Globale (che non c'è). Peccato che però i pinguini vivano solo nell'emisfero sud e siano concentrati soprattutto attorno all'Antartide, dove i ghiacci non si stanno sciogliendo almeno da circa 30 anni. 
 

 
 






















3 commenti:
Ultima ora: Maurizio Morabito ha ricostruito sul sito Svivop.org tutta la vicenda degli orsi alla deriva intitolandola: La mega-bufala degli orsi polari, ecco le prove
Ma secondo me non possiamo paragonare il polo sud e il polo nord.....nel primo i ghiacci si trovano nella terra ferma e nel secondo caso nell'acqua...
Cambia tutto...mi riferisco alla capacità di trasferire calore
ciao
Apparentemente non c'è paragone. Ma la notizia dei ghiacciai al Polo Sud riguarda appunto, come specificato nel post, i ghiacciai marini e non quelli di terraferma (vale a dire che posta la presenza di ghiacciai sia sulla terraferma che nel mare in Antartide, l'aumento considerato è proprio quello del ghiaccio che galleggia nel mare).
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