domenica 8 novembre 2009

Onore al campione di scacchi Bobby Fischer (1943-2008), martire della Cospirazione Globale


Spesso i giocatori di scacchi vengono accusati di vivere in un mondo tutto loro e fuori dal mondo reale. Per Bobby Fischer, il primo e unico Americano ad essersi aggiudicato il Campionato Mondiale di Scacchi nel 1972, questo valeva ancora di più: per lui, soprattuto all'inizio della carriera, esistevano solo gli scacchi. Quando andava in trasferta a giocare, non c'era nulla che lo potesse distrarre. Ecco però che una sua biografia romanzata, uscita in Italia nel febbraio del 2008 a firma di Vittorio Giacopini, e col titolo: "Re in fuga. La leggenda di Bobby Fischer" getta nuova luce su questo personaggio scomodo preso di mira per tutta la sua vita dalla Grande Cospirazione. Ecco alcuni passi del libro.

Riappari, poi scompari
pag. 109/110
Per la prima volta la Storia gli rivela il suo disegno misterioso, la sua faccia umbratile e nascosta e non è precisamente un bel vedere. La logica degli eventi è l'eqiuivalente di un piano segreto, il risultato beffardo di un complotto, una congiura. (...). Adesso - 1962 - Bobby vede dappertutto complotti, congiure, trame e oscuri marchingegni, cospirazioni. (...) sono grandi progetti di dominio mondiale.

pag 118
La sensazione di fondo - ruvida, spiacevole - è quella di una vita che scorre su due piani segreti, di una vita truccata che non puoi controllare fino in fondo. Just a pawn in their game cantava Bob Dylan: sei solo una pedina nel loro gioco, uno strumento. Mai come adesso (1962) Bobby si era sentito sul punto di diventare ostaggio di progetti estranei e di altre trame. Controvoglia scopriva l'anima della Politica, la sua logica tutta speciale, separata.

Tornando a casa

Pag. 183/185
A lungo si era parlato di un ricevimento ufficiale alla Casa Bianca, ma poi erano sorti dubbi, perplessità. Nixon sembrava intressato alla cosa ma era indeciso; Kissinger procedeva con i piedi di piombo, come sempre. (...) Per lui che aveva già promesso a mezzo mondo un pomeriggio di gala sul verdissimo prato della Casa Bianca è un piccolo smacco che si trasforma subito in presagio. (...) Era un avvertimento mafioso e una minaccia: doveva rientrare nei ranghi, fare il bravo. Figuriamoci. Ma si, che andassero pure a farsi fottere loro e quel giardinetto di merda, spelacchiato. (...) Non è vero che hai deciso di giocare perché te l'ha chiesto il presidente. Falso che passavi le serate al telefono con Kissinger.

L'arte della fuga
Pag. 207/208
Un governo mondiale segreto, una congiura. Sono voci, sospetti e complicate illazioni (...) stava nel cuore degli anni Settanta ed un delirio del genere non era poi così eccentrico o insensato. (...) Il declino della guerra fredda fa riemergere l'antica anima cospirativa del capitalismo globale, la sua intima indole di vero fulcro dell'universo e unica meta. E' un mondo che si semplifica mentre sfugge allo sguardo del pubblico e svanisce. Congreghe segrete e club esclusivi si rivelano, reticenti, l'essenza vitale di ogni potere sulla terra. (...) Le sorti del pianeta non si decidono nel consiglio dei Ministri o nelle aule dei parlamenti o nelle piazze. La stanza dei bottoni è sempre altrove e forse è davvero una stanza, un luogo fisico. (...) Le immateriali potenze del capitale non smuovono mari e monti senza l'accorta regia di burattinai, congiure, trame, vari inganni. Quando aveva scritto V. - dieci anni prima - Thomas Pynchon pensava probabilmente al gruppo Bilderberg e alla sala riunioni di quell'albergo olandese che ha finito per diventare l'eterno emblema della cospirazione annuale dei grandi dei potenti, il riservatissimo sabba dei poteri forti: multinazionali, finanza, banche, politici di rincalzo, giornalisti (la borghesia e il suo "comitato" d'affari a ranghi completi. (...) In quegli anni al Grande Complotto si affiancano infiniti tentativi di imitazione e parodia. Ovunque si stilano piani segreti di Rigenerazione e Rinascita; dappertutto sorgono club semiesclusivi, ridicole sette paraesoteriche, bislacche logge massoniche, conventicole.

Pag 209/211
La Cia, i comunisti, l'Fbi, i tirapiedi del Governo Mondiale dispongono di sofisticati sistemi di controllo. (...) Loro possono stanarti comunque, quando vogliono. Spionaggio e controspionaggio psichico, galattiche invasioni di ectoplasmatici ultracorpi nei territori privati della mente, conquiste e usurpazioni definitive. "Si sta giocando un'enorme partita a scacchi in tutto il mondo" e questa volta l'obiettivo sono i singoli nudi e crudi, la pura e semplice vita personale, l'esistenza. Le grandi potenze, i blocchi, le Due Opzioni iniziano a slittare fuori quadro e intanto rinasce una controfigura di Impero soffocante. Adesso vivi in un mondo unico, ma unico nel peggiore dei modi: omologato. La nuova politica è sopraffazione allo stato puro, e ipocrisia: il gioco crudele delle identità imposte o confiscate, l'arroganza delle definizioni obbligate, il codice dei pensieri legittimi e dei desideri accettabili o accettati.

Pag, 212/213
Nel 1981 pubblicò con il nome di Robert D. James Fischer il pamphlet Sono stato torturato nella prigione di Pasadena!, nel quale dettaglia le esperienze seguenti al suo arresto, dopo essere stato scambiato per un rapinatore di banche - o almeno questa fu la scusa o il pretesto per arrestarlo - è la secca descrizione di un incubo e un invettiva lucida e violenta. La storia della somiglianza col rapinatore cade immediatamente ma i poliziotti lo mettono dentro lo stesso. Completamente nudo, chiuso al freddo dentro i due metri quadri scarsi. A quel punto gli Stati Uniti erano ormai soltanto un incubo; un ricordo da dimenticare.

Europa
Pag. 217/218
L'ordine, le regole, la legge erano la Grande Cospirazione che voleva imporre il governo mondiale a un mondo che invece ha il sovrano diritto al caso più accidentato e all'incertezza. (...) Allora Bobby ribalta gli schemi (...) L'unica rivolta ancora possibile - pensava - è contro le identità imposte, troppo rigide. (...) Religione, politica, geni e cromosmi, e tutti gli altri fattori statici vanno messi fuori gioco, scomunicati. Sei quello che scegli di essere e non sei altro; sei un'invenzione infinita, programmaticamente precaria, reversibile.

Vent'anni dopo
Pag 234.
1991. Con un telegramma a Saddam Hussein si complimenta per l'invasione del Kuwait (...) una cosa vuole metterla in chiaro sin dall'inizio. Lui oramai rappresenta solo se stesso, nessun altro. E rispetto al Nuovo Ordine Mondiale di Bush senior ha una posizione netta, cristallina. Semplicemente, sta dall'altra parte. (...) Dopo vent'anni di assenza dalle competizioni, Fischer torna sulla scena a modo suo: nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, contro (quasi) tutti, allo sbaraglio.

Riemerse dall'isolamento per sfidare Spasskij (allora piazzato al 96-102 posto della classifica mondiale) per "La rivincita del XX secolo" nel 1992, dopo vent'anni di assenza dalle competizioni. Questo incontro - che venne giocato utilizzando il suo nuovo orologio - si svolse a Budva (all'epoca in una Jugoslavia sottoposta a un duro embargo da parte dell'ONU, che comprendeva sanzioni sugli eventi sportivi), e generò controversie.

Ma ora alla casa Bianca scelgono di fare una mossa ulteriore. L'uomo che era stato il simbolo, il luminoso emblema degli States ai tempi del piccolo mondo antico della guerra fredda non può azzardarsi a mettere in discussione l'ortodossia del momento, il Nuovo Ordine Mondiale di George Bush. (...) Fischer deve fornire informazioni ed interrompere qualsiasi attività programmata, desistere. (...) Giocare in Jugoslavia per soldi è una violazione patente dell'embargo e Fischer viene avvisato che dovrà obbedire, non ha scelta. Altrimenti rischia l'arresto. Alla conferenza stampa del 1 settembre 1992, entra in sala e fissa la schiera di giornalisti. Con sapiente lentezza sfila dalla tasca l'originale dell'ordine esecutivo del Dipartimento di Stato e lo solleva in altro per mostrarlo ai fotografi. Poi ci sputa sopra e lo straccia in pezzi. Fischer ha una buona parola per tutti: il governo americano - una banda di vermi sfruttatori -, il fisco (e rivela di non pagare le tasse dal 1976), gli scacchisti sovietici (col loro gioco immorale combinato hanno distrutto gli scacchi), il comunismo e il giudaismo. E a chi lo accusa di essere antisemita risponde: "E' un'idiozia, io sono filoarabo e anche gli arabi sono semiti, dovreste saperlo". Poco tempo dopo è lo stesso George Bush a firmare un mandato di arresto nei suoi confronti e Fischer non metterà più piede in America. I suoi anni da recluso finiscono in Montenegro. Adesso era sulla lista dei latitanti, ricercato.

September song
Pag. 257
(...) la sua massima infamia, il grande oltraggio (...) la famigerata intervista che rilasciò nelle Filippine l'11 settembre 2001, poco dopo il crollo delle Torri (...) "Notizie meravigliose... Era ora... Non posso mettermi certo a piangere per quello che hanno fatto agli Usa con tutti i crimini che gli Stati Uniti stanno commettendo nel mondo... Sapete come dice il proverbio: chi la fa, l'aspetti".
Nel 2003, la United States Chess Federation ha ritirato la tessera di Fischer, a seguito delle sue critiche alla politica estera degli USA e dei suoi commenti anti-sionisti.

Il 13 luglio 2004 Robert Fischer venne arrestato all'aeroporto "Narita" di Tokyo dalle autorità nipponiche per conto degli Stati Uniti d'America, ufficialmente per un passaporto irregolare.


Fatto sta che il Governo statunitense non aveva mai perdonato a Fischer l'aver disputato "La rivincita del XX secolo" nel 1992 nell'ex Jugoslavia allora sotto embargo ONU.
Venne rilasciato il 23 marzo 2005 (dopo 9 mesi di carcere) quando il Governo islandese gli concesse la cittadinananza e il passaporto.


Proprio a Reykjavík in Islanda, il luogo dove nel 1972 aveva colto il suo massimo trionfo scacchistico, è morto improvvisamente il 17 Gennaio 2008 dopo un ricovero per insufficienza renale.

Poco prima di morire Bobby Fischer lanciò un appello a favore di Ron Paul, affermando: "E' l'unico che si prenderà cura degli Ebrei". Inoltre si espresse così "Gli scacchi non sono molto di più che una "masturbazione mentale". Questo gioco è morto, è oramai "prefissato". Gary Kasparov, il giocatore che ha raggiunto il massimo punteggio al mondo, è un "truffatore" ed una ex spia del KGB che non ha mai giocato una partita nella sua vita dove il risultato non fosse stato concordato precedentemente."

martedì 3 novembre 2009

Risoluzione sull’impatto degli impianti eolici industriali sull’avifauna, adottata durante il Convegno Italiano di Ornitologia


Questo è il testo della risoluzione sull'impatto dell'eolico industriale sull'avifauna, approvata per acclamazione durante l'ultimo convegno italiano di ornitologia. E' il primo documento di questo tipo sottoscritto nell'ambito del più importante convegno scientifico della categoria che si tiene ogni due anni in Italia.

I partecipanti al XV Convegno Italiano di Ornitologia tenutosi a Sabaudia (LT) il 14-18 ottobre 2009,
premesso
il proprio convinto sostegno allo sviluppo di produzioni energetiche attraverso fonti rinnovabili,
ritenendo
che le relative tecnologie non possano essere applicate acriticamente e senza attenta valutazione dell’impatto sull’ambiente naturale e sulle sue componenti nonché sul paesaggio,
esaminati
documenti, fonti bibliografiche, dati scientifici e considerazioni tecniche circa l’impatto degli impianti eolici sull’avifauna,
constatato
• che i risultati di studi condotti in molte parti del mondo evidenziano spesso pesanti effetti negativi degli impianti eolici su comunità ornitiche nidificanti e svernanti e sui migratori in termini di perdita di habitat, effetto barriera e consistente incremento della mortalità per collisione,
• che l’impatto negativo sull’avifauna è determinato non solo dalla collisione con i generatori eolici ma anche dal rumore da essi prodotto, dalla realizzazione di elettrodotti, di strade e di altre infrastrutture di servizio, nonché dalla facilitata accessibilità di aree in precedenza poco o nulla frequentate,
• che la maggior parte delle regioni italiane è sprovvista di piani energetici o è dotata di piani energetici del tutto o in gran parte inapplicati e che ciò conduce ad una totale assenza di programmazione quanto a localizzazione e tipologia degli impianti eolici,
• che, a differenza di quanto previsto per i Chirotteri, non esiste un protocollo ufficiale a livello nazionale per la redazione di studi di impatto sull’avifauna,
considerato
• che gran parte degli impianti eolici realizzati o in progetto insiste su aree sensibili per la conservazione dell’avifauna italiana e paleartica, quali praterie montane, crinali, principali fondovalle, promontori, stretti, zone umide costiere, tratti di mare lungo rotte migratorie o interessati dalla presenza di forti concentrazioni di uccelli marini,
• che una frazione rilevante di queste specie risulta già rara e/o minacciata da altri fattori ed è oggetto di interventi di conservazione finanziati dall’Unione Europea, dallo Stato italiano e dalle Amministrazioni locali, sulla base di norme internazionali, comunitarie e nazionali,
identificano
la realizzazione di impianti eolici nei contesti sensibili come una delle più gravi minacce per l’avifauna, capace di determinare estinzioni su tutto o su gran parte del territorio nazionale, declino di popolazioni anche in vaste aree e conseguente perdita di biodiversità. Pertanto, considerando che il ricorso alla produzione energetica da fonte eolica risulta recare un contributo irrilevante alla soluzione del problema delle emissioni dei gas serra e più in generale al fabbisogno energetico nazionale, stante anche la realtà della ventosità quale rilevata nel nostro Paese,
esprimono
forte preoccupazione per la proliferazione di impianti eolici in numerosi ambiti di notevole pregio ambientale e di importanza strategica per l’avifauna,
chiedono
• che nella fase preparatoria dei piani energetici nazionali e regionali la Valutazione Ambientale Strategica verifichi gli impatti significativi sull’avifauna e quantifichi l’effetto complessivo cumulato dalla presenza di più centrali eoliche e delle infrastrutture connesse su area vasta e che, inoltre, una appropriata Valutazione di Incidenza verifichi i potenziali effetti specificatamente sulla rete Natura2000 e i suoi valori,
• che nel testo unico ambientale gli impianti eolici siano spostati dalla tabella di opere sottoposte alla sola verifica di assoggettabilità a VIA (screening) a quella di opere assoggettate obbligatoriamente a VIA,
• che sia urgentemente ritirata la recente norma nazionale che deregolamenta ulteriormente le macchine eoliche singole da 1 MW, escludendole anche dalla fase di screening ambientale,
• che gli studi di impatto ambientale e di incidenza siano svolti da tecnici competenti, secondo linee guida emanate dal Ministero dell’Ambiente ed anche sulla base di indicazioni fornite dall’Organo Scientifico e Tecnico di riferimento dello stesso Ministero, rappresentato dall’ISPRA, • che l’installazione di impianti eolici sia comunque sempre esclusa in tutte le IBA, le zone umide di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar, le aree protette nazionali e regionali nonché in un’adeguata fascia di protezione, mai inferiore a 5 km (15 km nel caso di siti di nidificazione, di sosta regolare e di rilascio di avvoltoi), attorno alle suddette aree ed alle ZPS e in tutte le altre aree soggette alla presenza regolare di specie di interesse conservazionistico suscettibili di impatto significativo (incluse nell’Allegato I della Direttiva 79/409/CEE, migratori e altre specie inserite in Convenzioni o Accordi internazionali, in Liste rosse o considerate prioritarie a livello regionale),
• che l’installazione di ogni singolo impianto eolico possa essere autorizzata solo in ambiti di scarso o nullo interesse per l’avifauna e non interessati dalla presenza di flussi migratori significativi,
• che tutti gli impianti eolici soggetti all’obbligo dell’uso di luci fisse per la sicurezza dei voli aerei siano autorizzati esclusivamente in aree non soggette al transito di significativi flussi migratori,
• che le valutazioni dell’impatto sull’avifauna siano basate su indagini conoscitive sia bibliografiche sia sul campo nel corso delle quattro stagioni, al fine di conoscere gli aspetti quantitativi e qualitativi delle comunità nidificanti, svernanti e migratrici, considerando un’area interessata dalle indagini del raggio di almeno 5 km attorno alle centrali eoliche in progetto (15 km nel caso dei rapaci) e comunque secondo le indicazioni delle linee guida ufficiali di cui sopra,
• che la valutazione della presenza di migratori diurni e notturni sia obbligatoriamente studiata, oltre che con rilievi a vista, mediante strumenti (come ad esempio radar e termocamere) in grado di fornire tutte le indispensabili indicazioni circa fenologia e caratteristiche dell’eventuale flusso migratorio (altezza e direzioni di volo, intensità ed ogni altro parametro),
• che l’inizio dei rilievi sul campo venga preventivamente e debitamente reso pubblico,
• che i Ministeri competenti e le Regioni adottino adeguate moratorie sulle centrali eoliche fino a quando non sarà stata effettuata un’adeguata valutazione dell’impatto cumulativo su scala regionale e non saranno state precisamente individuate le aree dove potranno essere installate centrali eoliche come più sopra indicato,
• che, ove necessario, la valutazione dell’impatto cumulativo venga realizzata congiuntamente da più regioni,
• che lo Stato assuma la responsabilità del controllo sulla dinamica reale del fenomeno (impianti realizzati ma soprattutto già autorizzati e in attesa di realizzazione), avviando anche un serrato confronto in sede istituzionale sulle situazioni di pesante criticità che si stanno determinando in estese aree di estrema importanza ornitologica del Paese.
La presente risoluzione è stata discussa ed approvata per acclamazione dai partecipanti al Convegno.
Sabaudia, 17 ottobre 2009

lunedì 2 novembre 2009

Affinchè le pale eoliche diventino come i dirigibili: ricordi del passato

Questo è il video integrale che mostra l'abbattimento di un Avvoltoio Grifone filmato il 27 ottobre 2009 presso Lendas, nella parte meridionale dell'isola di Creta (Grecia), causato dall'impatto con una pala eolica costruita per generare energia elettrica.


Quest'altro video invece mostra la stessa identica situazione in Spagna, utilizzando molte foto scattate nelle vicinanze delle pale eoliche dove sono stati raccolti cadaveri di Grifoni, Falchi di palude, Bianconi, Rondoni, pipistrelli.



Questo secondo video mostra anche una possibile soluzione: "imprigionare" le pale all'interno di una torre perchè non possano fare danno. Ci voleva molto ad "escogitare" questa soluzione ?

sabato 31 ottobre 2009

Energie rinnovabili: le pale eoliche affettano Aquile ed Avvoltoi

Dedicato a tutti quelli che "credono" nelle cosiddette energie rinnovabili, per costruire il cosiddetto svilippo sostenibile, per far fronte al cosiddetto riscaldamento globale: i rapaci di grandi diemensioni (aquile ed avvoltoi) sono gravemente minacciati dalla costruzione delle pale eoliche nei loro territori. Questo video è stato recentemente girato a Creta (Grecia) e mostra in diretta l'abbattimento di un Grifone che si avvicina troppo alla pala eolica in funzione.

Anche in Spagna il problema è molto presente:

E ancora:
















lunedì 26 ottobre 2009

Le massoniche "Forze occulte": il popolo fregato da "destra" e da "sinistra"

Forces occultes (propagande de Vichy)
Caricato da GrOuMe. - Serie TV classiche e spettacoli televisivi

di CPE - Coordinamento Progetto Eurasia.
Un Paese è veramente libero quando la sua politica si svolge alla luce del sole e nell'interesse della nazione.

http://www.cpeurasia.org/?read=18239

"Forces Occultes" è un film francese del 1943 promosso dai nazionalsocialisti nella "Francia occupata" nell'ambito delle attività contro le Logge massoniche che culminarono nella "Mostra antimassonica" di Parigi. Il regista, Paul Riche [1], per la realizzazione del film si avvalse della consulenza dell’ex massone Jacques Rivière e dello studioso Bernard Fay [2], basandosi su documenti requisiti dai tedeschi - che trasformarono la sede della Gran Loggia in quella del controspionaggio per le attività massoniche - nelle sedi della Massoneria francese.

"Forces Occultes" è a tutti gli effetti di un’opera unica nel suo genere.

Perché? L’attività delle Logge, dietro la cortina fumogena dei partiti ufficiali, gettati in pasto agli allocchi per i ‘ludi elettorali’, è una caratteristica specifica delle "moderne democrazie". Il gioco è questo: apparentemente, tutto viene deciso nella "dialettica democratica", in realtà, tutto si decide altrove. La prova che è così la si riceve quando chi va a toccare le connessioni tra politica, affari e logge finisce male: a ciò non fa eccezione l’attività di quei magistrati onesti che vogliono vedere chiaro in questo indecente e raggirante sottobosco (la fine del Pm De Magistris ne è l’ultimo esempio). Anche la morte (reale e figurata) di alcuni uomini politici "scomodi" viene decisa all’ombra della squadra e del compasso.

Le vere decisioni nelle "democrazie" vengono perciò prese ad un livello che sfugge completamente al controllo del popolo. La pretesa "vita democratica" fatta di giri di valzer televisivi in cui i politici "polemizzano" ogni giorno su un argomento diverso (tranne che su quel che davvero incide sulla vita del popolo: perché nessun politico chiede che cosa ci stanno a fare in Italia oltre 100 installazioni militari Usa e Nato?) si riduce ad una fregatura per la maggioranza, ignara dell’inganno che si consuma "dietro le quinte" di un teatrino della politica ben rappresentato in questo magistrale film, dove si vedono la "destra" e la "sinistra" inscenare un’inconcludente gazzarra mirata al malgoverno pilotato e al danneggiamento dell’interesse nazionale (che non è, ça va sans dire, quello agitato a sproposito da chi l’ha scambiato per il proprio tornaconto di maragià al servizio del padrone venuto per "liberarci" e mai più andatosene). Ecco spiegato perché "destra" e "sinistra" sono sistematicamente contro coloro che escono dalla dicotomia entro la quale esse si giustificano a vicenda: perché sono entrambe filiazione delle Logge segrete!

Questo è un discorso che rivolgiamo a tutti coloro che, in buona fede, s’impegnano per far sì che l’Italia non sia più serva dell’Angloamerica, della Nato, del Sionismo, di Bruxelles e finisca di essere un Paese a "sovranità limitata" per potersi poi scegliere, in libertà, i propri amici, in Eurasia ed altrove, senza equivoci piccolo-nazionalistici. Ma se credete che l’Italia debba liberarsi "da Berlusconi", "dai fascisti", "dai comunisti" o da qualche altra controfigura, allora continuate a farvi ridere addosso dai grembiulini. E se non v’interessa l’Italia perché siete "cittadini del mondo", andatevi pure ad iscrivere a qualche Loggia, tanto la vostra mentalità è esattamente la stessa.

Agli altri diciamo: guardate bene all’interno dei vostri ambienti e fate pulizia; controllate perché nei momenti decisivi i vostri capi si comportano stranamente; perché vi indicano obiettivi diversi da quelli che, invece, dovrebbero essere perseguiti se l’azione fosse coerente con le parole d’ordine; perché vi mandano contro qualcuno o qualcosa che invece non è il vostro "nemico". Quelli sono i veri "infiltrati", bardati da "destra" e da "sinistra" nella sartoria della Gran Loggia!

Un’ultima parola. Come già detto per le considerazioni sull’antifascismo [3], è opportuno ribadire che queste nostre considerazioni non muovono da "filo-nazismo", non trattandosi ai nostri giorni di tifare per quello o quell’altro soggetto del passato, bensì di ricavare da tutte le esperienze politiche trascorse ciò che può essere d’insegnamento per perseguire l’obiettivo principale, che è la liberazione della nostra terra, l’Italia, dall’occupante anglo-americano, che si serve di queste "forze occulte" per meglio imporre il suo dominio politico, economico, culturale e militare.

***

Per vedere il film, con sottotitoli in italiano (da una proiezione fatta da Rai3), si può scegliere 1) di fare clic sul collegamento col tasto sinistro del mouse e vederlo on line; 2) fare clic col tasto destro e salvarlo sul proprio computer:

http://www.cpeurasia.org/Forces%20Occultes%20%28Paul%20Riche%20-%201943%29.avi [4]

Chi non la connessione a banda larga (adsl), anziché scaricare la versione che mettiamo a disposizione, può vedere il film su internet (in qualità più scadente e senza sottotitoli in italiano):

http://dailymotion.alice.it/video/xocxn_forces-occultes-propagande-de-vichy

[1] Il quale, dopo la "liberazione" fece una brutta fine…: http://fr.wikipedia.org/wiki/Forces_occultes#Interpr.C3.A9tation

[2] Autore di "La massoneria e le rivoluzioni intellettuali del settecento" (trad. it. Edizioni di Ar, Padova 1999).

[3] http://www.cpeurasia.org/?read=7479

[4] Per visualizzarlo meglio, si consiglia di scaricare il programma - gratuito - VLC media player: http://www.videolan.org/vlc/

giovedì 15 ottobre 2009

Gli avvoltoi (video di Cippala)

"La TV non serve ai politici per ottenere consensi. Serve ai padroni del mondo per ottenere voi"
Paolo Barnard


mercoledì 14 ottobre 2009

Ambientalismo Razionale: Pianeta Blu, non Verde, di Václav Klaus, presidente della Repubblica Ceca

Pianeta Blu, non Verde
di Václav Klaus


Introduzione All'edizione Italiana

Sono molto contento che dopo l'edizione ceca (maggio 2007), tedesca (dicembre 2007), olandese (luglio 2008), polacca (ottobre 2008), spagnola (ottobre 2008), e bulgara (novembre 2008), il mio libro Pianeta Blu, Non Verde esca anche in italiano.

L'apprezzo molto, dicevo, perchè sono convinto che il mio libro possa contribuire a una discussione più razionale del problema dei cambiamenti climatici rispetto a quanto ci sia stato fino ad ora. E questo è più che necessario, perchè nonostante tutta l'isteria che si è creata attorno a noi, il clima è rimasto negli ultimi diecimila anni sempre uguale. Non sta succedendo niente di drammatico.

Il panico artificialmente diffuso sui cambiamenti climatici – nel passato presumibilmente sconosciuti – e le loro conseguenze catastrofiche per il futuro della civiltà umana, non deve rimanere senza risposta da parte di quella maggioranza della popolazione mondiale, finora prevalentemente silenziosa, che ragiona razionalmente.

Essi dovrebbero sapere che questo panico non viene diffuso dagli scienziati e che alla sua base non c'è la scienza. La sua sostanza, al contrario, è fatta di abuso della scienza da parte di una ideologia in rapida espansione, illiberale e orientata all'autoritarismo, che forse meglio di tutto descrive il termine ambientalismo.

A questa ideologia, non alla climatologia, è dedicato il mio libro. È stato scritto da un economista che si trova da sei anni nella posizione di capo di Stato e che è stato motivato a farlo dalla quasi mancanza totale di una visione politico-economica nella discussione attuale.

Quotidianamente leggiamo di decimi di gradi centigradi che mancano qua e là, della diminuzione dei ghiacciai, dell'aumento del livello dei mari, della quantità di CO2 nell'atmosfera, dell'effetto serra, dell'influenza del Sole sul clima globale e così via, ma mancano delle serie considerazioni economiche sulla effettiva inesauribilità delle riserve delle risorse energetiche, se trattate in modo economicamente razionale, sulla comparazione tra i costi e i benefici dei provvedimenti che oggi vengono proposti, sulla difficile relazione tra il presente e il futuro (che gli economisti analizzano attraverso il ricorso ai tassi di sconto), sulla difesa razionale contro il rischio (invece del principio fondamentalista della cosiddetta precauzione) dell'insostituibile e straordinariamente positivo ruolo del mercato, sul sistema dei prezzi e dei diritti di proprietà, e sul ruolo dello Stato.

Questo libro cerca di far fronte a questa mancanza. Parla di libertà e prosperità umana e della minaccia delle ambizioni ambientalistiche piuttosto che dell'andamento della temperatura terrestre.

Sono lieto che il libro esca ora anche in Italia, nel paese dove ho avuto la fortuna di studiare nel 1966 per sei mesi, nel paese che amo, nel paese che per due decenni non ha vissuto in libertà, un bene che sicuramente non vuole perdere.

Vorrei ringraziare tutti quelli che hanno contribuito alla pubblicazione italiana del libro. Ho apprezzato molto l'aiuto del direttore dell'Ufficio estero di Czech Trade a Milano, già Console generale a Milano, Karel Beran, del direttore generale dell'Istituto Bruno Leoni, Alberto Mingardi, del direttore ricerche e studi dell'IBL, Carlo Stagnaro e di Diana Mengo che ha tradotto il libro in italiano.

Vorrei anche fin da subito prevenire una incomprensione purtroppo assai frequente. La mia polemica con l'ideologia del riscaldamento globale non è in contrasto con una posizione razionale verso la difesa dell'ambiente, perchè quella è – e deve essere – l'elemento primario di qualsiasi cosciente comportamento umano.

Sarò molto lieto se questo libro troverà l'interesse dei lettori italiani.

Václav Klaus, 16 marzo 2009

Autore: Václav Klaus
Editore: IBL Libri
ISBN: 978-88-6440-002-0
Prima edizione: marzo 2009

Emblematica la copertina dell'edizione olandese

Rivelazioni non autorizzate

La responsabilità di chi scrive i programmi didattici per le scuole e redige i libri di testo sono enormi. Fatta eccezione per la grammatica, la matematica e la geografia, materie ‘dimostrabili’, la Storia può essere soggetta a manipolazioni pericolose. Cresciamo con l’idea che esistano verità inconfutabili per il solo motivo che così ci è sempre stato detto e insegnato. Dopo la scuola difficilmente si va ad approfondire ciò che si è imparato tra i banchi. Spesso si impara un mestiere e dell’Unità d’Italia non ci frega più nulla. Oppure si continua a studiare la Storia all’università, ma su libri spesso scritti dal docente che tiene il corso o comunque imposti dalla programmazione d’istituto. Per chi non ha voglia di sgobbare sui libri, ci sono invece i documentari televisivi e i film storici, in larga parte americani, prodotti che spesso non fanno altro che corroborare le nostre convinzioni, i nostri dogmi culturali. Basta pensare alla sterminata filmografia sulla Shoah, la guerra in Vietnam o l’attacco a Pearl Harbour. Questi film sono stati le nostre lezioni di storia, con Spielberg e Stone a farci da insegnanti, trasformando le sale cinematografiche e i salotti domestici in aule scolastiche.
Rivelazioni non autorizzate si pone come un efficace antidoto contro le ‘imposture’ della Storia, per dirla con Roberto Scarpinato, a cui la nostra società ci ha abituato. Questo libro passa in rassegna la storia dei popoli e dei suoi momenti cruciali negli ultimi tre secoli, svelando al lettore le macchinazioni occulte che hanno influenzato in maniera determinante gli eventi che tutti conosciamo. Con rigorosa precisione nel citare le fonti ed incalzante ritmo narrativo, l’autore Marco Pizzuti ci spiega perchè la Storia che noi conosciamo non è il semplice risultato di spontanee iniziative dei popoli o gesti isolati inattesi e fuori controllo, ma l’incredibile prodotto dei piani di dominio di una ristrettissima èlite di uomini potenti, provenienti dal mondo della finanza e dell’industria, e accomunati dall’appartenenza a quella Massoneria presente ormai troppo spesso quando si discute dell’origine delle nostre infrastrutture economiche e societarie.

Acompagnati dalla consapevolezza di rivedere in toto le nostre convinzioni, la lettura di queste pagine ci fa ripercorrere gli anni della guerra d’Indipendenza degli Stati Uniti, della Rivoluzione Bolscevica, della Rivoluzione Francese, delle guerre mondiali, fino al conflitto israelo-palestinese ed alla recente guerra al terrorismo scatenata dagli Stati Uniti, spalleggiati da altre potenze occidentali, a seguito degli attentati dell’11 settembre 2001. Pizzuti riscrive la Storia con analisi impietose e radicali, povere di opinioni personali ma fertili di dati e documenti facilmente rintracciabili. La grande verità che emerge dalla sterminata mole di nozioni presente nel libro è una sola, e sferza le nostre vite, il nostro passato e il nostro futuro, con la mannaia della consapevolezza e dell’informazione: le unioni europee, le unità nazionali, le propagandate guerre di religione e le rivoluzioni ideologico-popolari non sono appannaggio esclusivo del nostro attivismo politico, ma rispondono a precisi progetti premeditati da coloro i quali detengono il potere economico, e cioè dalle lobbies finanziarie, per lo più di origine ebrea, e dalle multinazionali. Questi uomini non hanno credi religiosi. Il loro unico dio è il profitto e non si riconoscono in nessuna ideologia politica che non rechi loro vantaggio personale. Sono al di sopra di esse, mentre lasciano che gli uomini dibattano e si infervorino sulla politica quel tanto che basta per tenerli all’oscuro della grande scacchiera su cui essi vengono inconsapevolmente movimentati.

L’èlite striscia silenziosa all’interno di organizzazioni come il Bohemian Club o il Bilderberg Group e di società segrete massoniche. Tra queste la più importante è la setta degli Illuminati di Baviera, bollata come eretica dalla Chiesa, ma successivamente risorta e tramandata alle aristocrazie internazionali. L’èlite congiura per sfinire l’umanità e asservirla ai suoi interessi. Non fanno appello ad alcuna moralità o senso civico. Non rispettano le identità culturali dei popoli e i loro desideri di autodeterminazione. Fomentano guerre finanziando entrambi i fronti di battaglia. Come avvenne nel secondo conflitto mondiale, in cui i tedeschi non avrebbe mai conquistato mezza Europa se non avessero ricevuto ingenti carichi di armamenti di provenienza americana e britannica, ossia da quei paesi entrati in conflitto proprio contro il Terzo Reich. Il partito nazionalsocialista di Hitler, racconta Pizzuti, fu finanziato da Wall Street e la sua cerchia di banchieri, tra cui figurano i soliti nomi: Rothschild, Rockefeller, Warburg e Morgan. Tutto questo mentre in patria, nel cosiddetto ‘mondo libero’ a stelle e strisce, la propaganda nazionale tracciava il profilo del folle dittatore tedesco e preparava la strada ad un’entrata in guerra che di lì a poco la vicenda Pearl Harbour avrebbe propiziato.
La lettura di Rivelazioni non autorizzate offre la possibilità di capire cosa ha reso possibile lo scoppio delle guerre e il nascere delle rivoluzioni che hanno sconvolto gli assetti sociali fino ai giorni nostri. Apprendere che Stalin e Lenin erano massoni di origine ebraica che stringevano accordi con le lobbies affinchè si ingannasse la popolazione russa con la falsa utopia comunista, o che Prescott Bush, capostipite di una famiglia che ha generato due presidenti degli Stati Uniti, era in affari con Hitler da cui ricevette anche un riconoscimento ufficiale per la collaborazione offerta, notizie queste incredibilmente e colpevolmente trascurate dai testi storici ufficiali, è fondamentale per comprendere e decifrare la geopolitica attuale.
Il libro di Pizzuti descrive un modus operandi, un copione cioè sempre uguale a se stesso, che un gruppo elitario di uomini estremamente facoltosi attua da secoli per guadagnarsi la supremazia mondiale sulle genti e le risorse dei territori. L’elemento essenziale del potere dell’èlite è il controllo esercitato sulla emissione del denaro, attraverso ad esempio la pratica del signoraggio bancario, e sulle coscienze, attraverso la propaganda mediatica diffusa da organi di informazione al servizio del sistema. Il controllo del denaro garantisce la possibilità di generare crisi finanziarie laddove è necessario creare disagio sociale e quindi possibilità di intervento, mentre disporre dei mezzi di comunicazione consente di ottenere il sostegno dell’opinione pubblica su ogni operazione militare e sociale che le lobbies decidono di mettere in pratica.
Le tematiche trattate in Rivelazioni non autorizzate riconducono per molti versi alla Geometria del Male raccontata da Sigismondo Panvini, che affronta l’argomento ponendo però l’accento non già sui principali avvenimenti storici guidati dalla Massoneria, ma sulla natura esoterica e simbolica delle èlite di potere internazionali. Come spesso sono solito ricordare, libri come questo non devono essere il punto di partenza e di arrivo del nostro studio, ma semplici stazioni di passaggio, o stanze intermedie le cui porte possono condurci ad approfondire le nostre conoscenze e confrontare diverse fonti per verificare l’attendibilità delle tesi riportate.
Nonostante timidi e sporadici segnali di coscienza proveniente dalla politica attuale, come l’interrogazione parlamentare sul signoraggio dell’on. Buontempo, siamo purtroppo ancora molto lontani dal capire le circostanze che hanno portato l’umanità a vivere condizioni di ingiusta sperequazione delle ricchezze e soprattutto dal conoscere e riconoscere i responsabili.

"Quel che accade nel mondo non avviene per caso. Sono eventi fatti succedere, sia che abbiano a che fare con questioni nazionali o commerciali; e la maggioranza di questi eventi sono inscenati da quelli che maneggiano i soldi". (Denis Healey, Ministro della Difesa britannico dal 1960 al 1974).

"L’individuo e’ talmente in difficolta’ quando viene faccia a faccia con una cospirazione cosi enorme che non puo’ credere che esista". (Edgar Hoover, direttore dell’FBI dal 1924 al 1972).
Rivelazioni non autorizzate - Il sentiero occulto del potere - Il colossale inganno perpetrato da una casta di banchieri che domina il mondo. Di Marco Pizzuti, Edizioni Il Punto d'Incontro, 2009.

mercoledì 7 ottobre 2009

A chi da fastidio il libro Euflazione ?


Roma, 26 set. - A Parma la sinistra radicale, con l'avallo delle autorità preposte all'ordine pubblico, tenta d'impedire ancora una volta il regolare ed autorizzato svolgersi di una manifestazione di CasaPound Italia. Oggi, alle ore 18, nella sede di CasaPound Parma, era in programma la presentazione del libro "Euflazione" con l'autore Antonio Miclavez. Nelle ore precedenti, davanti alla sede, e senza alcuna autorizzazione, un gruppo di qualche decina di aderenti fuori tempo massimo all'antifascismo si è radunato per impedire l'accesso ai locali danneggiando al contempo le porte d'ingresso. Il tutto sotto il poco attento sguardo degli agenti della sicurezza accorsi sul posto."Ancora una volta - dichiara Gianluca Iannone, Presidente di CasaPound Italia - i paladini della tolleranza danno dimostrazione della loro intolleranza. Dopo "l'invito" a non partecipare alla fiaccolata contro le intolleranze di Roma e l'assalto di sessanta antifascisti armati all'occupazione di Napoli, a Parma, oggi, si consuma l'ennesimo atto di una violenta campagna di aggressioni nei confronti di CasaPound Italia". "Il tutto - conclude Iannone - nella completa indifferenza delle istituzioni locali e delle autorità preposte all'ordine, che invece
avallano le iniziative antidemocratiche e senza alcun'autorizzazione di quanti pretendono, senza riuscirci, di negarci l'agilità politica che ci spetta".


Ecco la versione di Antonio Miclavez :

"Buongiorno, sono Antonio Miclavez ed il sabato scorso ero invitato a casa Pound di Parma per presentare il mio ultimo libro: Euflazione. Euflazione è un libro che denuncia la proprietà privata delle banche sedicenti nazionali ed europee, ed inoltre la crisi finanziaria pilotata dal cartello bancario a scapito della popolazione. L'argomento è chiaramente apartitico e dovrebbe essere di interesse comune. Arrivato invece a Parma il sabato scorso alle 17:00, ho trovato davanti all'entrata di casa Pound un gruppo di ragazzi fra i 20 e i quarant'anni in atteggiamento tutt'altro che tranquillo; erano vestiti come ai miei tempi lo erano i ragazzi " di sinistra" con l'unica differenza che ai miei tempi il look era scalcinato, mentre questi signori presentavano una immagine " di sinistra" ma molto curata , direi studiata e ricercata. Un mio amico che mi stava aspettando in mezzo alla folla, mi raggiunse in macchina dicendo di essere stato aggredito verbalmente da alcuni sconosciuti che facevano parte del gruppo. Mi allontanai da casa Pound e telefonare agli organizzatori del convegno per chiedere lumi. Mi dissero che i sediziosi sulla porta d'ingresso volevano impedire lo svolgimento della conferenza. Mi consigliarono quindi di aspettare l'arrivo della polizia che avrebbe dovuto garantire il tranquillo svolgimento della conferenza. Attesi quindi per più di un'ora che le acque si calmassero, ma ad ogni telefonata che facevo all'organizzatore sentivo nel suo cellulare li brusio aggressivo della folla. Quando poi gli organizzatori mi comunicarono che il convegno non si poteva fare a causa del pericolo generato dai sediziosi, decisi di rientrare a casa senza aver tenuto la conferenza. Un bell'esempio di democrazia nella città di Parma. Che vantaggi possono aver avuto i ragazzi, chiaramente manipolati, dall'aver impedito una conferenza che denunciava i soprusi bancari ?"

Giova ricordare che i partiti che si rifanno alla cosiddetta" sinistra" utilizzano simboli massonici: infatti Falce e Martello sono entrambi simboli massonici presenti nel "quadro di loggia" già nel primo grado di iniziazione, quello di apprendista in forma separata di martello e falce di luna. La lettura a livello esoterico è ben diversa da un inno al lavoro di meccanici e contadini: il martello, strumento che metaforicamente aiuta il muratore-massone a costruire il Tempio - la "Grande Opera" - assieme ad altri arnesi come la squadra, il compasso, il filo a piombo e la cazzuola, simboleggia il potere, la forza, l'imperalismo, con lo stesso significato del pugno chiuso. La Falce invece è emblema della filosofia, intesa come surrogato assoluto della religione, cioè la gnosi degli alti iniziati. L'insieme è programmatico: il potere (Alta Finanza) fondato sulla gnosi della Controchiesa per il Governo Mondiale dell'umanità (Cfr. Aurori Vari, "La Libera Muratoria", Sugarco 1978, pag. 219). Aggiungiamo che Vladimir Ulianov, detto Lenin, israelita, è stato iniziato alla massoneria presso la loggia "Union de Belleville" del grande Oriente di Francia prima del 1914 (Cfr. Dictionnaire Universel de la Franc Maçonnerie). Anche l'israelita Moses Kiessel Mordechai Levi, (il nome non vi dice niente vero ?: si cambiò il nome in Karl Marx!) era massone. Il grande idolo della sinistra era un ipocrita borghese che aveva sposato per interesse una donna di ricca famiglia e che fece di tutto per borghesizzare anche i suoi figli. Il suo preteso comunismo altro non era che nazionalismo ebraico mascherato, come quello di tutti i suoi soci correligionari e consanguinei che provocarono, guidarono e portarono al potere la c.d. rivoluzione bolscevica...col suo governo in mano ad una cricca di borghesi giudei falsi amici del proletariato mondiale e veri persecutori del contadinato russo. Inoltre diceva che l'economia é il nostro destino e con la sua interpretazione materialistica della storia riduceva quasi tutto ad un conflitto fra diverse classi sociali dovuto al potere economico in mano alle classi più elevate. Peccato che il concetto di classe sociale sia una invenzione ed una perversione tipicamente borghese e capitalistica, presa in prestito dai marxisti e dai c.d. comunisti mondialisti presunti antiborghesi ed anticapitalisti (si,a parole...).

martedì 6 ottobre 2009

"Grillo macht frei" ovvero il Movimento di Liberazione Nazionale

"LA DEMOCRAZIA E' ILLUSORIA SE L'INFORMAZIONE E' IN MANO A POCHI"
"Servono dei metodi di lavoro condivisibili da tutte le ideologie che riducano la distanza fra le esigenze dei singoli cittadini e i provvedimenti imposti dall’alto."

Il Movimento [a 5 stelle] di Liberazione Nazionale è stato battezzato il 4 ottobre a Milano, con un programma articolato in 7 punti: Energia, Salute,Trasporti, Economia, Informazione, Istruzione e Stato e cittadini. Il Mln si presenterà agli elettori in Emilia Romagna, Piemonte e Campania ma sosterrà, nelle altre regioni, eventuali liste che ne condivideranno gli obiettivi.

Nelle liste del Movimento, che Grillo vorrebbe piene di trentenni pronti a rovesciare e rinnovare il Paese, non dovranno esserci condannati o persone che hanno avuto più di due candidature e che fanno parte di altri partiti. Tra le 2 mila persone che hanno partecipato all’evento c’era anche l’eurodeputato De Magistris, che potrebbe guardare verso la nuova creatura a causa degli screzi con Di Pietro (che pure ha ricevuto apprezzamenti ed elogi da Grillo). De Magistris si è recentemente rivelato un sostenitore del "campo di concentramento Europa" che dovrà nascere come conseguenza del Trattato di Lisbona.

Personalmente trovo il nome dato al "movimento" lugubre, inappropriato ed inopportuno. Da cosa ci vuole liberare Grillo (e per converso, la Casaleggio & Associati, alias la congrega che sta dietro di lui e nota col nome di "staff di Grillo" o confidenzialmente "i 5 ragazzi")? Dai riti coinvolgenti che si sono potuti apprezzare nelle adunate oceaniche dei V-Day, sembrerebbe che ci vogliano liberare da noi stessi e dalla nostra volontà...La libertà che viene offerta non è distinguibile dall'autodistruzione...

sabato 19 settembre 2009

I piani del Nuovo Ordine Mondiale da qui al 2012

Lampadine a basso consumo: contengono mercurio e sono cancerogene a breve distanza


16 settembre 2009

http://www.palmerini.net/blog/?p=579

Le lampadine a basso sono probabilmente più dannose per la salute umana di quanto non siano benefiche per l’ambiente . A rilanciare l’allarme anche Euronews del 16 settembre 2009.

Emergono vari dati e studi che le incriminano di danno ambientale a causa del contenuto di mercurio, ma anche danni da inquinamento elettromagnetico corresponsabile nell’insorgenza di tumori, oltre che di patologie quali mal di testa, elettrosensitività, scarsa concentrazione,squilibri ormonali e distrurbi del sonno, fino all’epilessia nei soggetti predisposti.

Da diversi anni si denunciava il pericolo costituito dal contenuto di mercurio he nelle lampade a basso consumo si aggira sui 5 milligrammi. Il mercurio, recentemente bandito dai termometri, è un elemento che se ingerito produce serissimi danni al sistema nervoso, ma il prevedibilissimo smaltimento non corretto lo porterà nella catena alimentare tant’è che da tempo è presente nei pesci degli oceani che noi mangiamo, e più sono grandi più ne hanno accumulato.

La Commissione ha dimenticato di ordinar che queste lampade vengano assolutamente smaltite nei rifiuti speciali, non con la normale spazzatura, perché il mercurio contenuto è devastante per la salute, ritornerà in circolo a grande vantaggio concreto dell’industria del farmaco.

Emergono però altre evidenze scientiche, come per i cellulari queste lampadine sono delle piccole bombe ambientali che minacciano seriamente la nostra salute. Emettono dei campi elettromagnetici che alla distanza di circa 1 metro possono favorire l’insorgenza di cancro, proprio dove solitamente viene impiegata come sopra la tavola della cucina oppure sui comodini della camera. Quindi da vietare l’uso in queste situazioni, ma specialmente in presenza di donne in gravidanza e bambini come per ogni fonte di inquinamento elettromagnetico. Per alcuni l’effetto elettromagnetico può trasmettersi anche attraverso l’impianto elettrico a causa anche del trasformatore incorporato, cooperando in questo ai mille apparecchi dotati di trasformatore come computer, televisore, lampade alogene, caricabatterie, Wi-FI ecc.

Ma non bastasse la luce delle lampade a basso consumo,essendo "filtrata" e innaturale, oltre all’insorgenza di mal di testa e difficoltà di concentrazione tanto da sconsigliarne l’uso negli uffici, sfaserebbe la produzione di melatonina che regola il sonno andando ad intaccare l’equilibrio ormonale e quindi la salute, tanto da sconsigliarne l’uno nelle case.

La commissione europea le ha imposte per legge, mandando fuori produzione quelle ad incandescenza entro il 2012, che tuttavia effetti collaterali non ne hanno mai mostrati.

Si è detto che farebbero risparmiare un sacco di soldi di energia, riducendo il consumo di carburanti fossili salvando il clima, ma sono lampade molto costose da acquistare, e poi siamo sicuri che non spenderemo molto di più per le cure mediche e per l’energia consumata per curare le malattie? Io oggi le ho tolte dal tavolo di lavoro e della cucina, passerò direttamente al LED. Che dovessero amortizzare una tecnologia fallimentare ?

http://codenamejumper.wordpress.com/2009/09/07/lampadine-a-basso-consumo/

http://www.wikio.it/article/125262582

http://www.lastampa.it/_web/cmstp/tmplrubriche/base/grubrica.asp?ID_blog=186&ID_articolo=851&ID_sezione=378&sezione=

http://www.luigiboschi.it/?q=node/24420

http://www.aamterranuova.it/article3502.htm

Loris Palmerini

lunedì 14 settembre 2009

La Voce delle Voci: sfida ai massoni coperti

Di Rita Pennarola

Pubblicato sul n° di settembre 2009 del mensile La Voce delle Voci

Portare alla luce gli elenchi dei massoni coperti significa far saltare gli equilibri occulti di potere che reggono il Paese. La Voce parla per la prima volta con l'investigatore che ci e' andato vicinissimo. La cui storia spiega anche perche' i magistrati che erano arrivati a un passo da quei santuari sono stati "fulminati" dalle loro scoperte.

E' un uomo in fuga, il "colonnello". Lo chiameremo cosi', anche se a quel grado, forse, non era ancora arrivato prima di interrompere bruscamente la sua carriera al fianco dei pochi magistrati coraggio che non avevano esitato a scandagliare dentro i templi massonici per cercare il segreto piu' oscuro e nascosto: gli elenchi degli affiliati "coperti". Incrociamo il "colonnello" - da qualche mese passato a tutt'altre mansioni, ma sempre al servizio dello Stato - dopo averne a lungo seguito le tracce. Un uomo che e' gia' ora un archivio storico in carne ed ossa custodito per buona parte nella mente, alcuni files nella pen drive, un faldone di scartafacci da qualche parte, forse a casa. Il luogo e' una fra le regioni italiane che, da nord a sud passando per il centro, risultano epicentri assoluti del fenomeno a livello europeo.
«I nomi, le circostanze, ma anche la descrizione complessiva della massoneria coperta - ci dice subito, tanto per chiarire il quadro dentro cui ci stiamo nuovendo - rappresentano oggi per me una "polizza assicurativa" sulla vita. Per questo ancora oggi posso continuare, sia pure in maniera ormai autonoma, a cercare indizi, riscontri, coincidenze che diventano prove». Le indagini alle quali il colonnello aveva prestato la sua opera per anni, oggi risultano ferme, bloccate, alcune per "mano di legge". Ma quelle consistenti tracce, le prime rose di nomi, restano. E pesano.
Stiamo entrando nel regno incontrastato dei massoni coperti. E siamo faccia a faccia con l'uomo che forse piu' di tutti si e' avvicinato frontalmente a questo moloch, autentico dark side del potere politico-economico e militare nel Paese.
«Non esistono - spiega per prima cosa il colonnello - elenchi unici dei massoni coperti, cosi' come accade invece per gli iscritti "ufficiali". Dai tempi della P2 (con la scoperta delle liste di Castiglion Fibocchi, cui peraltro mancavano i primi cinquecento nomi, mai portati alla luce) si sono fatti furbi. Cosi' ora all'interno di ogni Loggia esistono tre tipi di faldoni. Quello "trasparente", che e' obbligatorio depositare in prefettura, lo trovi subito. Poi, ben custoditi in una sorta di sancta sanctorum, ce ne sono altri due: uno riguarda i confratelli "in sonno" (ufficialmente sono coloro che per ragioni diverse non prendono parte ai riti attivi, ndr), ma l'altro contiene i nomi coperti da assoluto segreto. Si tratta generalmente di vip della politica, della sanita' e anche della magistratura, oltre che dell'imprenditoria e del mondo accademico».
Sui primi trenta nomi di massoni coperti individuati dal colonnello nella citta' italiana in cui ha lavorato per piu' tempo, due sono magistrati in servizio. E gli altri, per almeno due terzi, sono collegati al potere in camice bianco: medici, professori o titolari d'imprese che gestiscono appalti nel settore grazie alla compiacenza di politici del ramo.
Per mesi, prima di entrare su mandato della magistratura nel loro tempio, il colonnello li ha pedinati, annotando la targa di tutte le auto che arrivavano a frotte dentro i ristoranti prescelti per le riunioni "fuori programma". Poi ha eseguito i riscontri. Trovando fra i "coperti" di quella Loggia molti dei vip accorsi alle cene organizzate dal gran maestro appositamente per loro. «Di sicuro - chiarisce il colonnello - la segretezza e' prima di tutto interna all'organizzazione, nel senso che gli iscritti negli elenchi ufficiali non conoscono i nomi dei coperti. Questi ultimi, invece, interloquiscono direttamente coi gran maestri e, attraverso di loro, con le liste "riservate" delle altre Logge. In buona sostanza, ben diversamente da quanto accadeva ai tempi di Licio Gelli, oggi il gran maestro e' un personaggio di carattere prevalentemente rappresentativo, l'uomo super-fidato che tiene i collegamenti fra i diversi poteri esistenti all'interno delle Logge coperte».

SOTTO STRETTA COPERTURA
Lasciamo il colonnello alle sue inquiete giornate di indagini "salvavita" e cerchiamo di guardare piu' da vicino il fenomeno degli elenchi coperti. Ai quali, peraltro, in alcune citta' si affiancherebbero delle vere e proprie Logge totalmente occulte (secondo una "leggenda metropolitana", per esempio, esisterebbe a Napoli la potentissima Loggia Santa Lucia, che si riunirebbe nella zona dei grandi alberghi del lungomare e vedrebbe tra le sue fila magistrati, avvocati, politici di primo piano ed altri vip).
Negli ultimi vent'anni le inchieste sulla massoneria coperta che hanno fatto maggior clamore sono due e portano rispettivamente la firma di Agostino Cordova (inizio anni ‘90) e di Luigi De Magistris (2007-8).
Partiamo da Cordova, un protagonista del pianeta giustizia in Italia cui - secondo attenti osservatori - proprio quelle indagini sono costate assai care, dal punto di vista della carriera e anche della salute. 26 ottobre 1992, Agostino Cordova, ancora in servizio alla Procura di Palmi (la Calabria, sempre...), pone sotto sequestro il computer del Grande Oriente d'Italia, contenente l'archivio elettronico di tutte le logge massoniche italiane.
Cosi' manda i militari a piantonare l'apparecchio, dal momento che gli esperti ritengono rischioso trasferirlo da Roma a Palmi, per il possibile danneggiamento dei files. Cosa era successo? Nell'ambito di una delicata indagine sulla mafia Cordova ritiene necessario acquisire gli elenchi degli iscritti alla massoneria calabrese. A Villa Vascello, sede del Grande Oriente nella capitale, di fronte all'ordine della Procura vengono stampati e consegnati gli elenchi ufficiali. Ma un militare esperto d'informatica spedito a Roma da Cordova scopre l'esistenza, nel computer, di una memoria "coperta". «Procuratore, ci vogliono fare fessi, che faccio?», e' il senso della telefonata. E Cordova, dall'altro capo del filo, dispone ad horas il primo "piantonamento informatico" della storia giudiziaria italiana.
Si trattava anche della prima applicazione - dieci anni dopo la sua entrata in vigore - della legge Anselmi che vieta le societa' segrete e punisce fino a cinque anni di carcere chi le organizza. Gustavo Raffi, oggi gran maestro del GOI, era all'epoca avvocato della massoneria. Insieme al collega e confratello Enzo Gaito invia una secca smentita agli organi di stampa: niente elenchi coperti. Ma i nomi erano stati gia' acquisiti dalla Procura. Provvidenziale arrivo' l'ordine di trasferire per competenza a Roma le indagini. E ancor piu' salvifico fu il ruolo del pm che venne delegato.
Era Augusta Iannini, moglie di Bruno Vespa, che sarebbe diventata di li' a poco personalita' di spicco a via Arenula nei governi targati Berlusconi. Quell'inchiesta naufraga nel 2001 in una colossale archiviazione. «E da allora - racconto' Cordova alla Voce in un'intervista di qualche anno fa, alla vigilia del suo trasferimento forzato dalla Procura di Napoli - quei faldoni sono rimasti a marcire dentro i sotterranei di Piazzale Clodio».
Quanto a lui, l'ex "minotauro" descritto da Giorgio Bocca nell'Inferno, oggi e' un anonimo magistrato di Cassazione, dopo le ripetute punizioni inflittegli dal Csm. E nel cuore malandato porta due o tre bypass.

QUANDO SI DICE SAN MARINO...
Quindici anni dopo la storia in qualche modo si ripete. A toccare il santuario dei massoni coperti e' stavolta una coppia di investigatori di spicco che - corsi e ricorsi - parte ancora dalla Calabria. L'allora pubblico ministero di Catanzaro Luigi De Magistris ed il consulente nominato dalla Procura, l'esperto informatico e vicequestore Gioacchino Genchi, a scoperchiare quel santuario ci hanno provato per davvero, E con tutti i riscontri necessari. Senza alcun timore reverenziale nemmeno per il premier dell'epoca Romano Prodi o per il suo ministro della Giustizia Clemente Mastella, che dentro quell'inchiesta rimasero a diverso titolo coinvolti. E' storia recente e si conclude a marzo di quest'anno con la richiesta di archiviazione della Procura della Repubblica di Catanzaro per Romano Prodi e altri 9 indagati.
In sostanza - si desume dal documento - la magistratura non esclude che esista una Loggia massonica segreta a San Marino, come ipotizzato da De Magistris, ma la Procura di Catanzaro non ha potuto penetrare nel segreto bancario e politico della Repubblica del Titano per accertarlo. Resta il fatto che San Marino non ha mai risposto alle rogatorie disposte da De Magistris. E' sufficiente ignorare le richieste di una Procura della Repubblica italiana per mandare tutti all'archiviazione?
Quanto a lui, il coraggioso ex pm di Catanzaro, ai duri provvedimenti adottati nei suoi confronti dal Csm (trasferimento a Napoli e cambio di funzioni), si sono aggiunte le mazzate inflitte dallo stesso organo di autogoverno ai colleghi Gabriella Nuzzi e Dionigio Verasani della Procura salernitana (rispettivamente spediti a Latina e a Cassino), che insieme al procuratore capo Luigi Apicella (sospeso da stipendio e funzioni) in due anni di meticoloso lavoro avevano ricostruito il golpe politico-giudiziario ordito per "far fuori" quel pubblico ministero catanzarese assai poco ossequioso verso il potere.

DA VILLA NUCCIA A TINEBRA
Ma quella non non era la prima volta che De Magistris andava a sbattere il muso sulle granitiche mura delle Logge massoniche coperte. Marzo 1997, il giovane magistrato partenopeo, da poco applicato alla Procura catanzarese, porta alla luce l'esistenza di una clinica degli orrori. Secondo l'accusa nella casa di cura psichiatrica Villa Nuccia sarebbero avvenuti un centinaio di decessi sospetti nel corso degli anni, mentre numerose testimonianze parlavano di maltrattamenti ai ricoverati e perfino di certificati medici compiacenti per i figli dei boss delle ‘ndrine. Su tutto comincia ad allungarsi l'ombra di una massoneria che appare fin da subito tutt'altro che alla luce del sole. Fra i 21 arrestati spicca l'ex ufficiale medico Antonino Bonura, responsabile di Villa Nuccia, definito da Repubblica «esponente della massoneria». Ma il suo nome, negli elenchi ufficiali, non c'e'. Con lui in manette il colonnello medico Salvatore Moschella, dirigente dell'ospedale militare di Catanzaro, e Massimo Massara, direttore sanitario di Villa Nuccia. Moschella e' oggi nuovamente direttore sanitario della clinica, che prosegue la sua attivita' in convenzione con la Regione Calabria. Lo stesso Ente nel quale attualmente Bonura riveste il delicato ruolo di dirigente del settore Politiche sociali. Per entrambi infatti, cosi' come per gli altri imputati, i diversi tronconi del processo hanno in seguito condotto al proscioglimento.
Ma perche' nasceva quell'alone massonico intorno alla figura di Bonura? Ecco come ricorda la vicenda il capitano Attilio Auricchio, braccio destro di De Magistris in quell'inchiesta, dinanzi ai magistrati salernitani Nuzzi e Apicella: «Antonino Bonura, oltre ad essere un medico del settore neuropsichiatrico, era il governatore nazionale del Kiwanis Club. Il dato era d'interesse investigativo perche' attraverso il citato club il Bonura manteneva legami con altri medici, coinvolti nella medesima inchiesta, e ad altri personaggi».
Gia', il Kiwanis. Fortissimo in Calabra, con altri epicentri in Toscana, Lombardia e a San Marino, il club, sbandierando le consuete finalita' "umanitarie", vanta origini di chiaro stampo massonico. Lo ha ricordato per esempio, a marzo 2007, il gran maestro aggiunto del Goi Massimo Bianchi dinanzi ad una affollata platea di iscritti al Kiwanis giunti da tutta Italia all'Holiday Inn di Firenze: «Amici - ha detto - il Kiwanis International, al pari di altri club service quali Rotary e Lions, vede tra i suoi fondatori proprio dei massoni».
Nell'elenco dei soci fondatori, gran maestri, luogotenenti e aggiunti del Kiwanis, De Magistris si imbatte' subito in un nome che gia' allora era famoso. Si tratta del magistrato Giovanni Tinebra (oggi procuratore generale a Catania dopo una lunga permanenza al vertice del Dap), il quale proprio in quegli stessi anni era a capo delle indagini sulle stragi di Capaci e Via D'Amelio. Tinebra e' stato dall'85 all'86 governatore del distretto Kiwanis di Cosenza. Il motto da lui prescelto era: "miglioriamo il domani".

MASSONI NELL'ELMO
Non e' ancora finita, la storia di Villa Nuccia e di quell'inchiesta denominata "Shock". Perche' uno fra i due testimoni che avevano dato il "la" alle prime indagini si chiamava Francesco Elmo.
Chi e' Elmo? Il 4 marzo del 2004 qualcosa di interessante su di lui la racconta il magistrato napoletano Paolo Fortuna dinanzi alla commissione parlamentare di inchiesta sulla morte di Ilaria Alpi e Milan Hrovatin. Il riferimento era agli anni (gli stessi dell'inchiesta su Villa Nuccia: 1995-96) in cui Fortuna e il collega Giancarlo Novelli dalla Procura di Torre Annunziata avevano scoperchiato il bubbone a base di traffici d'armi e materiali nucleari, faccendieri e prelati, massoni e bancarottieri, denominato Cheque to cheque. Ai due pm Francesco Elmo aveva parlato del caso Alpi, «presentandosi come ex collaborante esterno dei Servizi, piu' precisamente del Sismi». Ritenuto attendibile da Novelli e Fortuna «per cio' che lo riguardava e quando narrava fatti cui era presente e, quindi, chiamava in correita' di persone che hanno svolto con lui un'attivita' di movimentazione di queste linee di credito (erano venute alla luce illeciti giri per ingenti somme di denaro presso un notaio svizzero, ndr)», Elmo racconto' fra l'altro che presso quello studio elvetico aveva assistito alla preparazione di un traffico di armi verso la Somalia, indicando per giunta il nome del personaggio che sarebbe stato artefice dell'operazione, Omar Mugne. Quel filone d'indagine fu poi assunto personalmente - conclude Fortuna - dal procuratore capo di Torre Annunziata Alfredo Ormanni, che successivamente lo trasferi' ai colleghi della capitale.
Negli stessi anni, dunque, Elmo rendeva rivelazioni dinanzi a De Magistris sui collegamenti che asseriva esistere fra la clinica Villa Nuccia, la massoneria e le cosche calabresi. Dov'e' ora Elmo? Quando la commissione lo chiede al dottor Fortuna, lui risponde: «per un periodo e' stato addirittura sotto protezione. Potrebbe ancora esserlo». Resta il fatto che, secondo quanto spiegato da un membro della stessa commissione d'inchiesta sul caso Alpi, Pietro Cannella di AN, esiste «un'informativa del Sisde che indica in Mugne non soltanto un uomo dai molteplici traffici, ma anche un personaggio collegato direttamente o indirettamente a Bin Laden».

LA TORRE INCAPPUCCIATO
Un contesto che scotta, come si vede. Ma a finire nel mirino degli incappucciati non sono stati solo i due magistrati che la guerra ai massoni coperti la avevano dichiarata apertamente, come Cordova e De Magistris. Altri pubblici ministeri, conducendo inchieste sulle connection fra mafie e poteri deviati, debbono aver incrociato sul loro cammino investigarivo - magari senza talvolta averne piena consapevolezza - il solito muro dei massoni "coperti".
Il riferimento, piu' che mai preciso, e' alle minacce di morte che a fine dello scorso hanno hanno colpito due toghe da sempre in prima linea nel contrasto al crimine organizzato: Raffaele Cantone e Maria Antonietta Troncone. Il primo e' stato colui che materialmente ha arrestato uno fra i piu' sanguinari e pericolosi boss della camorra, Augusto La Torre. La seconda non si e' occupata direttamente di lui, ma attraverso le rivelazioni di un altro collaboratore di giustizia e' venuta a conoscenza di essere bersaglio dello stesso boss, divenuto nel frattempo una gola profonda. Con i due pubblici ministeri, anche lo scrittore Roberto Saviano, che proprio ai La Torre dedica la lunga parte finale di Gomorra.
Tutti e tre, probabilmente, andati ad impattare contro quella massoneria coperta che, stavolta, attraversa la Manica, e dai lidi della Domiziana conduce fino alla Scozia, precisamente ad Aberdeen.
E' noto infatti che proprio nelle fredde lande scozzesi la cosca mondragonese dei La Torre ha messo su da anni un autentico impero di attivita' commerciali ed imprenditoriali, tutte basate - secondo le ricostruzioni degli investigatori, che nel 2005 arrestano anche Antonio La Torre, fratello e prestanome di Augusto - sulle attivita' illecite portate avanti da sempre in madrepatria, prevalentemente droga e racket.
Pochi si sono domandati, finora, perche' la terra prescelta sia stata proprio la Scozia. Noi, allora, proviamo a fare il giro a ritroso. Partendo dai traffici di rifiuti che tuttora vedono in prima fila il clan di Mondragone (nell'ambito di un'inchiesta che ha toccato anche il parlamentare di AN Mario Landolfi), i magistrati della Dda hanno piu' volte portato alla luce i collegamenti massonici dei diversi personaggi coinvolti (a cominciare dalle frequenti puntate a Villa Wanda del superboss dei Casalesi Francesco Bidognetti, alias Cicciotto ‘e mezzanotte).
Ed e' proprio ad Aberdeen che ha sede una fra le piu' potenti logge massoniche della Gran Bretagna. Si tratta della Grand Masonic Lodge of Scotland con ben tre dipartimenti provinciali nella citta' scozzese, in primis quello di Crown Street 85 retto dal gran maestro Alexander Angus. Di particolare interesse il gemellaggio con le logge estere (Sister Grand Lodges with which the Grand Lodge of Scotland is in Fraternal Amity). Per l'Italia troviamo subito, seguendo il link, la Gran Loggia Regolare degli Antichi, Liberi e Accettati Muratori d'Italia. «Unica Obbedienza Massonica Italiana - viene specificato con tanto di maiuscole - Riconosciuta dalla Gran Loggia Unita d'Inghilterra». Capitanata dal gran maestro «Ill.mo e Ven.mo Fr. Fabio Venzi», a differenza della "consorella" scozzese questa obbedienza italiana non pubblica alcun nome dei suoi iscritti, nemmeno quelli dell'organigramma che le massonerie estere rendono invece pubblici fin dal sito internet. Fra le news si segnala l'inaugurazione, prevista per il prossimo 15 settembre, di una nuova sede della Gran Loggia Regolare d'Italia a Napoli, nella Galleria Umberto, luogo simbolo anche di altre consorterie muratorie.
Ce n'e' abbastanza per pensare che Cantone, Troncone e Saviano, nello scontro investigativo-giudiziario con lo psico-boss La Torre (si definisce studioso di Jung ed invia le richieste ai magistrati sulla sua carta intestata...), si siano imbattuti nella compagine massonica coperta che vede tra gli affiliati occulti anche i leader di alcune organizzazioni criminali? Per ora e' solo un'ipotesi, intorno alla quale s'innestano pero' numerose coincidenze. Di certo resta il fatto che, almeno nel caso della Troncone, le stranezze e gli interrogativi aperti sono davvero tanti.

CACCIA MARIA ANTONIETTA
Ricostruiamo percio' con alcuni dettagli inediti la vicenda che riguarda il pm Maria Antonietta Troncone cui finora la stampa - tranne un articolo di Marco Imarisio sul Corriere della Sera, Antimafia 2000 e la Voce - ha riservato assai poco spazio, benche' le minacce risultino estese perfino a sua figlia. Al punto che proprio in queste ore la Procura di Roma dovra' decidere se andare avanti o archiviare in merito alla denuncia presentata come parte offesa da Troncone - attualmente procuratore aggiunto a Nola, dove e' vice del procuratore capo Paolo Mancuso - e negli stessi giorni la prefettura di Napoli si pronuncera' sul mantenimento - o meno - della scorta per lei e per la giovane. Possibile che provvedimenti e misure di tale urgenza, per tutelare l'inflessibile pubblico ministero di processi come quelli ai clan Giuliano e Alfieri, possano essere addirittura messi in discussione?
Autunno 2008. A rendere note le minacce rivolte dal boss La Torre alla Troncone e' il collaboratore di giustizia Luigi Viesto, che era stato detenuto per un certo periodo nel carcere di Torino, dove era ristretto Augusto La Torre. Da sempre il boss, come e' noto agli investigatori, contatta in carcere altri detenuti per organizzare, attraverso loro parenti o affiliati, traffici e manovre all'esterno. Cosi' era accaduto con Viesto, la cui sorella avrebbe dovuto prendere parte ad una "missione" camorristica. Viesto pero' non ci sta. E rivela che La Torre ha un piano per eliminare la Troncone, dichiarando di avere appreso la circostanza attraverso una lettera ricevuta da Antonio Forte, altro pentito che aveva trascorso un lungo periodo di detenzione a Ferrara insieme a La Torre.
Perche' Forte si decide a parlare? E per quale motivo nel mirino di La Torre finisce proprio la Troncone, che non aveva mai condotto indagini a suo carico?
Partiamo dal primo interrogativo. Ergastolano, origini salernitane, Antonio Forte era stato interrogato anni addietro dalla Troncone nel carcere di Secondigliano nell'ambito delle indagini sul clan Scarpa di Torre Annunziata. In quella occasione Forte aveva riferito al magistrato di sentirsi minacciato, affermando che esisteva un progetto per avvelenarlo. La Troncone segnalo' la circostanza al giudice di sorveglianza e Forte fu trasferito a Ferrara. Interrogato a novembre 2008 in merito alle rivelazioni sul progetto di La Torre di eliminare la Troncone, Forte dichiaro' di non aver dimenticato quanto quel trasferimento fosse stato importante per lui.
Dunque Forte parla perche' memore di quel provvedimento. Resta il fatto che le missive inviate da Forte a Viesto e da quest'ultimo alla Dda partenopea sarebbero rimaste a lungo nei cassetti della Procura prima che a fine 2008 scoppiasse il caso. E che a rivelare il piano omicida ai danni della figlia della Troncone, imprimendo una netta accelerata nelle indagini, e' stato l'avvocato di Viesto, la battagliera Clelia Scioscia. Ma tutto cio' accade solo ad aprile di quest'anno. Perche' nessun altro aveva ottenuto questa rivelazione dal pentito? E come mai la procura di Roma, che indaga sulla vicenda, non ha interrogato ancora Giovanni Ballachino, recluso nel cartere di Secondigliano, vale a dire colui che avrebbe svelato a Viesto questa ulteriore minaccia? Ancora: cosa c'e' di vero in quanto raccontato sempre da Viesto, e cioe' di essere stato intimidito da una guardia carceraria a Secondigliano, che gli avrebbe detto: «appena la dottoressa ha ricevuto "il regalo", tu devi ritrattare tutto. Hai capito?». Perche' ad oggi Viesto non e' stato ancora messo a confronto con le guardie?
Le minacce alla Troncone, da ultimo, vengono confermate a maggio da un altro pezzo da novanta della camorra campana, Felice Graziano. «Voi e la dottoressa Troncone siete due cadaveri che camminano. E' un favore tra i Casalesi e La Torre, per rinforzare le alleanze», ha dichiarato Graziano rivolto al suo avvocato, la torinese Loredana Gemelli. Secondo il superpentito Graziano, fin dal 2004 La Torre aveva chiesto il tritolo per far saltare in aria "la dottoressa" e "fare cosi' un piacere" ai superlatitanti Iovine e Zagaria. Di sicuro in quegli anni - come racconta Saviano in Gomorra - il boss di Mondragone era alle prese con un'escalation che gli avrebbe fruttato il primato all'interno dei clan del casertano, casalesi compresi.
In un'interpellanza urgente la parlamentare del PD Laura Garavini, insieme all'intero gruppo del suo partito, interroga i ministri della Giustizia e dell'Interno per sapere come mai Augusto La Torre, benche' siano stati portati alla luce i suoi piani criminali di attentato alla vita di Cantone e della Troncone, godesse ancora dello status di collaboratore di giustizia e, con lui, anche i suoi familiari. «Di sicuro, se il boss coltivava un antico progetto di eliminare la rigorosa pm - dicono in ambienti investigativi dell'antimafia - l'intento e' stato rafforzato da quando, dopo il clamore suscitato dalle rivelazioni di Viesto, gli e' stato negato il permesso, gia' accordatogli, di presenziare alle nozze del figlio». Senza contare che fu solo dopo l'interpellanza della Garavini che i magistrati decisero per lui l'applicazione delle misure rigide del 41 bis. Eppure ancora oggi le "garanzie" in favore di La Torre, adombrate nell'interpellanza della Garavini quasi come favoritismi, continuerebbero. Protezioni "dall'alto"? E perche'? Forse per la colleganza con alcuni confratelli incappucciati di Aberdeen e dintorni?
A rendere il tutto piu' incandescente ci sono le risposte non ancora arrivate dalla Procura di Roma, dove il caso delle minacce di La Torre alla Troncone e' affidato al procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, coordinatore della Dda, e al pubblico ministero Giuseppe De Falco (quest'ultimo segnalatosi recentemente per la dura richiesta di arresto dei no global al G8 di Roma 2009, richiesta poi non convalidata dal gip Barbara Callari).
Senza contare un'ultima circostanza. La piu' inquietante: l'oscuramento stampa deciso sulla vicenda Troncone. Un pm di prima linea e sua figlia minacciate di morte dal boss piu' pericoloso e sanguinario che sia stato conosciuto. Con tanto di conferme incrociate di tre pentiti. Ma di questa storia - secondo quanto trapela da alcune indiscrezioni - nemmeno a Roberto Saviano e' stato concesso di occuparsi sui giornali.


TANTA VOGLIA DI YORK
Che siano coperti o inseriti in elenchi ufficiali (quelli, per intenderci, che solo la Voce delle Voci ha pubblicato giusto un anno fa), i massoni italiani sono protesi, tutti, verso gli alti gradi del Rito di York. Si tratta di una supercupola ammantata da intenti eterei, sublimi elevazioni e somme contemplazioni estatiche. Che riunisce pero' alcune fra le piu' potenti organizzazioni nel mondo, dai Templari alla Croce Rossa, fino ai Cavalieri dell'Ordine di Malta.
Denominata anche "Arco Reale" e riconosciuta dal Grande Oriente d'Italia (benche' esista un identico link anche nel sito della Gran Loggia regolare d'Italia, quella gemellata ai massoni di Aberdeen, per intenderci), l'augusta compagine e' capitanata in Italia dal "Sommo Sacerdote" Giuseppe Fabbri, bolognese. Nel suo cursus honorum, la carica di "Maestro Segreto di IV grado" nel ‘79 e, nell'85, quella di "Principe di XVIII grado".
Tre le suddivisioni di questa super-massoneria. Si parte con il "Gran Capitolo", quindi il "Gran Concilio" (detto anche della "Massoneria Criptica" ed attualmente dominato dal gran maestro Franco Baioni), per culminare con la "Gran Commenda dei Templari" che a sua volta comprende Cavalieri della Croce Rossa, Ordine del Tempio e Malta. Alla sua testa siede oggi l‘«Emin.mo. Gran Commendatore S.K. Emilio Attina'».
Particolarmente attivi i napoletani, a quanto pare, nel Rito di York. Da qualche tempo, infatti, il sodalizio partenopeo vede crescere a vista d'occhio l'influenza dei massoni del Grande Oriente che si riconoscono, appunto, nel locale "Arco Reale". «Dovrebbe trattarsi, almeno nel caso napoletano - dice un ex confratello pentito - di una loggia "trasversale" con una netta propensione per gli affari. Ne fanno parte circa 60 confratelli tra gli iscritti regolari». Sommo sacerdote del Rito di York a Napoli e' il commercialista Giovanni Esposito, presente nell'organigramma di numerose ed importanti societa', molte delle quali abituali destinatarie di appalti pubblici. Gli altri membri della superloggia napoletana sono prevalentemente avvocati, medici, funzionari pubblici e un paio di esponenti della politica locale.
Superattivo tanto sul terreno professionale quanto nei cieli massonici, il quarantenne Esposito avrebbe oggi assunto una posizione di assoluta egemonia sulle logge campane, non meno che su quelle della Basilicata. E se non esistono prove certe della sua cotemporanea affiliazione a logge estere, risultano invece sicure le frequenti missioni compiute a capo di ristrette delegazioni massoniche in Paesi come Montecarlo e il Montenegro dove, anche di recente, avrebbe incontrato nomi che contano della finanza e dell'imprenditoria, locale e soprattutto italiana. Lungo la nostra penisola, invece, i suoi interessi spaziano dalla Campania al Piemonte, fino a Liguria, Sardegna e Calabria. (FURIO LO FORTE)

I nuovi schiavi e il denaro che non c'e'

di Pierluigi Paoletti www.centrofondi.it
Fonte: http://www.medicinenon.it/modules.php?name=News&file=article&sid=71

«Potrete ingannare tutti per un po'.
Potrete ingannare qualcuno per sempre.
Ma non potrete ingannare tutti per sempre»
Abramo Lincoln


Altro che impacciato, helicopter Bernanke il nuovo governatore della FED americana è un professionista degno erede di Mr. Greenspan. Con interventi apparentemente contraddittori e sconclusionati (ora aumento i tassi, ora li diminuisco, ma non troppo…forse…) sta tenendo i mercati finanziari e valutari a galla come un vero illusionista di professione. Tre parole azzeccate ed il gioco è fatto: dollaro giù, dollaro su euro su, oro giù, borse su ….una stampatina di monete da gettare dall’elicottero (appunto) e l’economia riprende…facile no?

Ovviamente non è da solo in questa avventura, ma è il direttore d’orchestra di tutte le altre bande centrali che aprendo e chiudendo i rubinetti creditizi e monetari, determinano la riuscita o il fallimento di nazioni, imprese e persone di tutto il mondo.

Altro che politica, altro che governi di destra o sinistra…i veri padroni del mondo sono loro. Con il giochino stupido stupido di rifilarci cartamonetastraccia contro ricchezza reale hanno soggiogato tutto il primo, il secondo e pure il terzo mondo, ma non basta chiedendo anche gli interessi tengono schiave miliardi di persone che si scannano le une con le altre per cercare accaparrarsi abbastanza denaro da restituire.

Il bello è che la cartamonetastraccia per gli interessi non viene deliberatamente stampata, quindi ogni giorno necessariamente c’è chi soccombe nella continua lotta alla ricerca del denaro e viene schiacciato, deriso, umiliato e emarginato dal sistema, mentre loro decidono come Dei della vita e della morte delle persone assaggiando chicchi d’uva matura e sorseggiando nettare nelle loro dimore sull’Olimpo.

Non ci credete? Bene, ve lo spieghiamo in un modo molto semplice: a fronte dell’emissione di denaro, la banda centrale chiede titoli di debito (obbligazioni) allo stato di pari importo – es. lo stato ha bisogno di 100 talleri, la banda centrale stampa 100 talleri a fronte di una promessa di restituzione da parte dello stato di 100 talleri più un modico tasso di interesse. Ora, immaginiamo che non esista altra moneta in circolazione se non quei 100 talleri, dove pensate che lo stato troverà i talleri in più per gli interessi?

Ovviamente da nessuna parte, NON ESISTONO! L’unica possibilità è toglierli da quei 100, ma allora si rinuncia ad una parte dell’investimento, oppure chiederli alla banda centrale che però li stamperà solo a fronte di altre obbligazioni e chiedendo altri interessi. Capito allora dove sta il trucco?

In pratica hanno creato un sistema per il quale la restituzione degli interessi è impossibile se non attraverso un nuovo indebitamento e la cosa è resa ancora più difficile perchè a fronte di talleri di cartastraccia alla banda centrale lo stato deve restituire ricchezza vera prodotta dal lavoro e dall’intelligenza delle persone.

Purtroppo però non finisce qui. Lo stato di per sé non produce niente, è solo un’invenzione giuridica e per far fronte ai sui impegni con la banda centrale chiede tasse sempre più alte ai suoi cittadini e alle sue aziende diminuendo sempre più i servizi erogati in modo proporzionale all’aumento del debito. I cittadini e le aziende a loro volta dovendo far fronte ad un costante aumento delle imposizioni statali sul reddito prodotto (Irpef, Irpeg ecc.) e sui beni consumati (accise, Iva ecc.), molte volte sono costretti ad indebitarsi attraverso il sistema bancario che a sua volta chiede altri e più sostanziosi interessi esattamente con lo stesso sistema della banca centrale solo che la moneta emessa sarà monetastracciavirtuale ovvero generata dal computer (sappiamo cosa state pensando…levatevelo dalla testa il vostro computer non è buono, quelli che creano denaro sono solo quelli delle banche!).

Attenzione, anche in questo caso però mancano i talleri per gli interessi, semplicemente NON ESISTONO.

Quindi lo stesso sistema con il quale vengono indebitati gli stati dalle bande centrali, viene utilizzato dalle bande commerciali per indebitare aziende e singoli e poiché lo stato non esiste i singoli, in pratica devono pagare due volte, una per l’indebitamento dello stato (importo nominale più interessi) e un’altra per l’indebitamento personale (importo nominale più interessi) a fronte di cosa? Di cartamonetastraccia in un caso e di monetastracciavirtuale nell’altro!

Adesso capite perché se il nostro PIL non cresce siamo immediatamente tutti più poveri?

Che per mantenere il nostro tenore di vita dobbiamo correre sempre di più?

Adesso vi è più chiaro cosa vogliono dire quando parlano di sana competizione? Significa che per restituire il prestito alla vostra banca dovete lottare nell’arena con gli altri per arrivare ad accaparrarsi quella poca monetastraccia di carta o virtuale togliendola a qualcun altro che non trovandone più disponibile verrà pignorato dei suoi beni, verrà dichiarato fallito e lasciato ai margini della società come persona indegna perché non è riuscito a procurarsi qualcosa che NON ESISTE!

Ah se sapessero che non è tutta colpa loro se non hanno trovato il denaro che non c’è se la loro azienda è fallita, se non sono riusciti a rientrare in tempo nei termini dello scoperto di conto corrente…ah se sapessero che sono vittima di un meccanismo perverso fatto a posta perchè ogni giorno qualcuno soccomba e sia fagocitato dagli uffici legali delle banche e dagli ufficiali giudiziari… se lo sapessero…

Se lo sapessero le famiglie dove prima lavorava solo il capofamiglia e manteneva quattro o più persone, mentre oggi solo per sopravvivere devono lavorare almeno in due ed a volte non basta…se sapessero che la casa che hanno acquistato con tanti sacrifici la pagheranno almeno il doppio alla banca che gli ha “concesso” un mutuo a 10-20 o 30 anni (una vita intera) con un semplice click sul computer ovvero semplice aria fritta, e se non riuscissero a pagare le rate ecco che la banca si prende la loro casa, la loro vita … ah se lo sapessero.

Se lo sapessero coloro che votano a destra o a sinistra perchè trionfi la pace, la libertà e la democrazia, perché vengano tutelati i loro interessi, se sapessero che quegli stessi politici che parlano di alti ideali e rispetto delle regole sono stipendiati due volte, una, piuttosto profumatamente, dalla comunità e l’altra dai loro veri padroni, sempre con i nostri soldi sia chiaro, che li hanno messi in quella posizione per eseguire meglio i loro ordini…se lo sapessero quelli che hanno votato la sinistra…se lo sapessero quelli che hanno votato la destra.

Se sapessero come hanno svenduto l’Italia nel 1992 e come continuano a farlo imperterriti, con quella faccia tosta di chi ha le spalle coperte dai potenti…se lo sapessero.

Se sapessero che in 10 anni di finanziarie ci hanno sottratto 240 miliardi di euro e con quella che verrà fanno 275 miliardi di euro ovvero 532.474.250.000.000 di lire. Pensate a quante cose si potevano fare con quei soldi che invece sono finiti nelle tasche delle banche centrali per ripianare un debito che NON ESISTE!

Ci hanno rubato tutto persino le parole. Non possiamo urlare Forza Italia senza pensare a Berlusconi, non possiamo dire pace senza pensare ai militari con i carri armati impegnati nelle missioni di peace-keeping (?!), alla democrazia senza pensare all’Afghanistan o all’Iraq e agli americani che la esportano come fosse una merce. Dicono che siamo un popolo libero e democratico, secondo noi un popolo è libero quando può scegliere, quando fischietta mentre lavora, quando i suoi figli crescono con l’amore della famiglia, ma come può esserci tutto questo con un sistema monetario creato per indebitare, soggiogare, derubare? che per onorare assurdi ed inesistenti debiti spinge le persone a lottare le une contro le altre?

Se vi guardate intorno vedrete sempre più persone correre dalla mattina alla sera per un pugno di cartastraccia per rincorrere scadenze, tasse, debiti, bollette, affitti, rate, multe, cartelle pazze ecc. non ne troverete nemmeno uno che mentre fa il suo lavoro fischietta ed e’ felice. Siamo davvero liberi o siamo i nuovi SCHIAVI?

Ahh se tutti loro sapessero queste cose… cosa pensate che farebbero?

PS: Henry Ford lo sapeva:

«È un bene che gli abitanti della nazione non capiscano abbastanza il nostro sistema bancario e monetario, perché se lo facessero, credo che ci sarebbe una rivoluzione prima di domattina»