mercoledì 15 luglio 2009

La BASF, prima industria "sostenibile", fa accordi col WWF, ma poi...


A metà febbraio del 2008 la BASF è stata la prima industria a presentare un bilancio omnicomprensivo per l'Anidride carbonica. I risultati mostravano la possibilità di emettere fino a tre volte meno gas serra. Questo è stato certificato dall'Eco-Istituto di Friburgo (Germania).
http://www.basf.com/group/corporate/en/sustainability/press-releases/newsletter/archive/july-2008

Sempre nel 2008 la BASF ha costituito una partnership col WWF, Peter Vetter e l'istituto di analisi U.I.S. per un progetto dal titolo "Best Alliance" per la "produzione sostenibile" di frutta e verdura nella zona di Huelva in Spagna.

Ora in Italia succede questo.

Nell'aprile del 2004 è stata segnalata la prima comparsa a livello europeo del Punteruolo acquatico del riso Lissorhoptrus oryzophilus "Rice Water Weevil", in alcune zone della Lombardia in vicinanza al confine piemontese (Abbiategrasso – Vigevano).

Poiché sussistono fondate ragioni per temere che questo insetto possa diventare una grave avversità del riso come è accaduto in numerosi altri paesi extraeuropei, oltre ad intensificare il monitoraggio, il Settore fitosanitario regionale del Piemonte all'inizio del 2007 ha commissionato all'Ente Nazionale Risi uno specifico progetto di ricerca triennale finalizzato all'elaborazione di strategie integrate di controllo. Ma in Italia nessun formulato è registrato per il controllo del Punteruolo del riso. Esiste un piretroide registrato per la risaia, il Contest, ritenuto efficace contro gli afidi. Questo prodotto ha ottenuto l’estensione provvisoria eccezionale sul controllo del punteruolo. L’estensione è valida per 120 giorni, a partire dal 31 Marzo 2009 fino al 28 Luglio 2009 ed è stata ottenuta grazie alle richieste inviate al Ministero della Salute e delle Politiche Agricole da parte dell’Ente Nazionale Risi con il supporto dei Servizi Fitosanitari della Regione Lombardia e Piemonte, legate all’oggettiva mancanza di soluzioni ad oggi utilizzabili per controllare questo insetto.

Secondo il WWF Italia, tale prodotto "uccide tutte le forme di vita acquatiche che incontra, inclusi pesci, anfibi (larve e adulti di specie acquatiche) e gli invertebrati acquatici. Tra Piemonte e Lombardia si stimano oltre 200.000 ettari di risaie, il che significa una strage biologica di proporzioni enormi causata da un prodotto che è dichiarato altamente tossico per gli organismi acquatici, può provocare a lungo termine effetti negativi per l'ambiente acquatico. Il WWF Italia ha conseguentemente inviato il 6 luglio una segnalazione alla Commissione Europea con la richiesta di apertura di procedura di infrazione contro l’Italia per la violazione delle Direttive 1979/409/CEE ("Direttiva Uccelli"), 1992/43/CEE ("Direttiva Habitat"), 2000/60/CE ("Direttiva Acque") e 2006/118/CE ("Direttiva Acque sotterranee).

Stranamente però nel sito del WWF si "occulta" che il Contest è un prodotto della BASF.
Ma come, stiamo parlando di un prodotto "pericolosissimo" e non vogliamo dire chi lo produce ? Quando il Wwf fa accordi di partnership con una ditta industriale "sostenibile", non si informa prima se questa ditta produce insetticidi "pericolosissimi" ?

5 commenti:

Paolo Marani ha detto...

La pericolosità di qualcosa sta nell'uso dissennato che se ne fa, non nella virtù relativa di chi lo produce. Senza questo metro qualsiasi azienda chimica (come la BASF) dovrebbe essere chiusa all'istante. Normale che le aziende più "rischiose" si adoperino per apparire più "green" compensando con il marketing le loro deficienze di fondo.

Anonimo ha detto...

I piretroidi NON sono un pricipio attivo velenosissimo,tanto che viene a essere utilizzato anche nella'agricoltura biologica ( ma solo la forma di derivazione naturale)
Ben altre solo le molecole dannose,sopratutto i diserbanti,che inquinano le falde acquifere.Stranamente la gente se la prende con la cosa piu' appariscente ma meno dannosa...Fate fare gli articoli da un dottore in agraria superpartes,giusto da indirizzare lo sdegno su cose ben piu' pericolose usate coltura del riso

noalgore ha detto...

A dire che il Contest sia "velenosissimo" è il WWF, al quale dobbiamo credere (come solito) sulla parola. Anch'io mi augurerei che questa affermazione fosse adeguatamente documentata.

Piero Morandini (Unimi) ha detto...

Che i diserbanti siano molecole molto dannose mi sembra un'affermazione quantomeno sospetta.
I diserbanti (come dice la parola) colpiscono le erbe in particolare (e spesso i vegetali più in generale) perchè colpiscono processi TIPICI dei vegetali come ad esempio la fotosintesi oppure la sintesi di aminoacidi essenziali (es. aromatici).
Gli animali mancano di questi processi e quindi, in generale, i diserbanti, come prodotti puri, risultano ben poco tossici per loro, uomini compresi.
Spesso esiste una tossicità dovuta ai co-formulanti, che servono a migliorare la penetrazione e/o dispersione del principio attivo.
Un esempio di diserbante che risulta molto meno tossico del sale da cucina è il Glifosate.
Altri diserbanti risultano più tossici. Inoltre occorre sempre considerare persistenza e dose applicata. Così si esce dalla penombra e si inizia a ragionare sui fatti.
Saluti, P.M. (Dip. di Biologia UniMi)

noalgore ha detto...

Ringrazio per quest'ultimo commento che apporta un parere tecnico molto interessante.