sabato 20 giugno 2009

La Rivoluzione in Iran

La rivoluzione iraniana fu concepita in Occidente per instaurare un regime musulmano e inculcare perciò nelle popolazioni dell'ovest l'idea di un Islam come "ultimo nemico", così come pianificato a suo tempo da Albert Pike.
Nel 1977 il Club di Roma, insieme all'organizzazione sunnita Fratelli Musulmani (Muslim Broterhood), creò un'ente per far ritardare l'industrializzazione dell'Iran, chiamato Islam and the West. Aveva il suo quartier generale a Ginevra in Svizzera, e a dirigerla fu designato il leader dei Fratelli Musulmani, l'ex primo ministro siriano Marouf Dawalibi, insieme a due luminari non islamici, l'italiano Aurelio Peccei e un'altro sostenitore sin dall'inizio di Planetary Citizens, Lord Caradon, l'esperto inglese degli affari di Gerusalemme nonchè ex ambasciatore inglese negli Usa.
Uno degli sponsor di Islam and the West era la prestigiosa Federazione Internazionale delle Istituzioni di Studi Avanzati (IFIAS). Fra i suoi fondatori ritroviamo Aurelio Peccei, il Principe Bernardo d'Olanda e Robert O. Anderson. Islam and the West tenne la sua prima sessione programmatica presso l'Università di Cambridge in Inghilterra. Spalleggiata dall'IFIAS diretta da Alexander King, Islam and the West assunse un preciso profilo politico nel 1979: sovvertire l'Islam mediante scienza e tecnologia. Alexander King è stato anche membro del Club di Roma e fondatore della NATO. Secondo il ricercatore John Coleman, un ex-agente segreto inglese, allorchè fu deciso che un super-ente avrebbe controllato gli affari Europei, il RIIA fondò l'Istituto Tavistock, il quale poi diede vita alla NATO.
Islam and the West emise la seguente dichiarazione: "Dobbiamo tornare ad una concezione della vita più spirituale...La prima lezione della scienza islamica è la sua insistenza sulla nozione di equilibrio bilanciato per evitare la distruzione dell'ordine ecologico ambientale, dal quale dipende la sopravvivenza collettiva." Questi argomenti furono usati per attaccare il progresso scientifico e tecnologico in Europa e nel Nord America.
Attraverso gli sforzi dietro le quinte del Club di Roma, quando lo Scià di Persia introdusse il suo piano per la modernizzazione dell'Iran, emerse la figura dell'Ayatollah Khomeini quale leader dell'opposizione. Fino al suo esilio nel 1964, l'Ayatollah Khomeini aveva la sua base nella città religiosa di Qom, dove, secondo la Radio Free Iran, come riportato da John Coleman, egli riceveva "uno stipendio mensile pagato dagli Inglesi ed era in costante contatto con i suoi capi, gli Inglesi". Quando Khomeini fu espulso dall'Iran, si rifugiò in Iraq, dove visse alcuni anni fino al suo arresto da parte delle autorità irachene e quindi fu deportato nel 1978. Al Presidente francese Valéry Giscard d'Estaing furono fatte pressioni perchè offrisse rifugio a Khomeini in Francia. La permanenza di Khomeini in Francia fu finanziata da François Genoud, finanziere svizzero noto per aver supportato la diaspora nazista e la militanza islamica; tra le altre cose è noto per essere stato l'esecutore testamentale di Joseph Goebbels, la pubblicazione dei cui diari gli fruttò una fortuna, e per aver finanziato le difese legali di Adolf Eichmann e Klaus Barbie
Coleman scrive "Una volta installato a Neauphle-le-Château, Khomeini iniziò a ricevere un costante flusso di visitatori, molti di questi erano della BBC, della CIA e dello spionaggio inglese".
La BBC divenne quindi la principale promotrice di Khomeini. Scrive Coleman: "Fu la BBC, che preparò e distribuì ai mullah dell'Iran le cassette di tutti i discorsi di Khomeini, che infiammarono i contadini. Quindi la BBC iniziò a diffondere ai quattro angoli del mondo le voci di episodi di tortura praticati dai servizi segreti dello Scià (la SAVAK). In settembre e ottobre 1978 la BBC iniziò a diffondere i deliri rivoluzionari di Khomeini direttamente in Iran nella lingua locale. Il Washington Post scrisse "La BBC è il Nemico Pubblico Numero Uno dell'Iran.
La figlia di Gregory Bateson, Mary Catherine Bateson, è un'agente dell'Istituto Aspen (di cui i referenti italiani sono Giulio Tremonti e Gianni De Michelis, tra gli altri), fu insegnante al Damavand College di Teheran negli anni precedenti l'ascesa di Khomeini, ed il suo scopo era quello di seminare il germe della ribellione antimaterialista fra la gioventù iraniana. Presto una larga fetta della popolazione dell'Iran, molti dei quali erano studenti, cominciò una forte opposizione allo Scià e si convinse che un ritorno ad un puro Stato Islamico, sotto la leadership di Khomeini, fosse l'unica maniera di salvare il paese. L'Amministrazione Carter, manipolata da Zbigniew Brzezinski, iniziò a tramare con gli Inglesi per rovesciare lo Scià ed installare Khomeini. Nel 1980, in accordo con la filosofia nichilista che perseguiva, Khomeini proclamò al popolo iraniano: "distruggete, distruggete, distruggete, che non ci sarà mai abbastanza distruzione". Nelle sue memorie, guardando indietro agli eventi che provocarono la sua rimozione, lo Scià di Persia lamentò: "Non lo sapevo e forse non volevo saperlo, ma ora mi è chiaro che gli americani mi hanno voluto far fuori".

3 commenti:

Michele Meggiolaro ha detto...

grazie mille, molto interessante
a presto !

Paolo Marani ha detto...

Grazie soprattutto per la censura

noalgore ha detto...

@Duffy dico: grazie a te per l'attenzione !

@MaRaNtZ che ha detto... "censura" invece rispondo:

se hai commenti costruttivi, del tipo che ci perdi qualche minuto nel pensarli e nello scriverli, allora sono i benvenuti (tuoi commenti sono già stati pubblicati su questo blog, concordi ?). Se invece si tratta di insulti gratuiti scritti di getto puoi risparmiarteli, non verranno pubblicati...