venerdì 19 giugno 2009

La vittoria dell’ipocrisia


di Vincenzo Zappalà

1° Giugno 2009

tratto da


Potevamo aspettarci di tutto dai poteri mondiali pur di nascondere sotto al tappeto i problemi del terzo e quarto mondo. Ma quanto fatto recentemente dall’ONU va oltre ogni assurda perversione. Ovviamente è ancora una volta il Global Warming a fare da motore trainante.

Forse l’avrete già sentito alla TV (queste cose non se le perde) o forse su qualche giornale. In ogni modo la notizia riguarda una relazione presentata recentemente dall’Organismo Umanitario Internazionale (collegato all’ONU), di cui è presidente nientemeno che Kofi Annan, ex presidente delle Nazioni Unite. Ovviamente ci saremmo aspettati una presa di posizione in favore di una lotta contro la fame, le guerre, la sete, la miseria, le stragi di civili, che continuano a dominare gran parte del mondo sottosviluppato. Niente di tutto questo! La relazione, che sembra quasi tracimare lacrime (di coccodrillo) dalle sue pagine, recita così: “dobbiamo intervenire contro il Global Warming, perché a causa sua muoiono più di 300000 mila persone all’anno e perché compromette seriamente la sopravvivenza di oltre trecento milioni di abitanti dei paesi poveri. E questo numero si raddoppierà entro il 2030”. E poi via con le solite litanie, modello Al Gore. Le morti sono dovute alle “ovvie” ricadute del GW: malattie, miseria, sete, fame, alluvioni, terremoti, e via dicendo.
La colpa è ancora una volta sempre lui, il clima che cambia. Ma anche un bambino capirebbe che le malattie, la fame e la sete sono sempre esistite in quei paesi e che la miseria fa il resto. Eppure ecco il colpevole, il diavolo, il mostro: la CO2 ed il suo riscaldamento globale! Sapete cosa vuol dire questo? Capite qual è il vero scopo di questa mostruosa bugia? Presto detto. La priorità più alta dei paesi del terzo e quarto mondo sarà quella di NON utilizzare energie “sporche”, di rimanere in preda alle tecnologie più obsolete. E non dovranno nemmeno sperare in fondi o in imprese mirate allo scopo di farli uscire dalla schiavitù dei paesi ricchi. No, i fondi dei potenti devono andare verso le energie alternative, che solo loro possono permettersi. I paesi poveri potranno però aiutarli in quest’opera meritoria continuando a regalargli le loro materie prime, appoggiando anche le grandi fabbriche d’armi, fonte importantissima di guadagno, con continue guerre e stragi. Come siamo buoni noi occidentali! Cerchiamo di salvaguardare la vita dei miserevoli obbligandoli a non inquinare e a non svilupparsi. L’importante è che si fermi il Global Warming e che i ricchi possano stare ancora meglio di prima!! Volevo concludere dicendo che questa presa di posizione (scusatemi, leggendo la relazione della benemerita Organizzazione Umanitaria mi sono venuti i conati di vomito…) è stata attaccata duramente da scienziati e da economisti di tutto il globo. Ma di loro non ne sentiremo certamente parlare.
D’altra parte, cari amici, cosa possiamo pretendere da un mondo mediatico che, per fare “cultura” artistica e per avere audience (sabato mattina, Rai 3), ha indetto un concorso fotografico sulle migliori immagini del lato B delle statue italiane? Scusatemi ancora, ma questa è veramente CULtura!!!

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