mercoledì 30 luglio 2008

Schwarzenegger vieta l’inserimento del Riscaldamento Globale nei programmi scolastici, ma in Inghilterra nascono i “Poliziotti dei Crimini Climatici”.

Arnold Schwarzenegger, governatore della California, ha posto il veto all’inserimento del Riscaldamento Globale fra le materie di studio delle scuole primarie californiane. Il progetto di legge, sponsorizzato dal senatore Joe Simitian prevedeva addirittura che il Riscaldamento Globale fosse inserito nei libri di testo come materia a parte. In gennaio il senato californiano aveva approvato il progetto di legge con 26 voti a favore e 13 contrari. Nel suo veto Schwarzenegger ha dichiarato che condivide un insegnamento che tenga conto dei pericoli dei cambiamenti climatici, ma che si oppone a che l’educazione sia pilotata dal governo. “Continuo a credere che lo stato debba astenersi dall’entrare nello specifico dei programmi scolastici, mentre va bene stabilire rigorosi standards accademici”, ha detto. Mentre il Riscaldamento Globale è già incluso nei programmi delle scuole superiori nell’ambito della meteorologia, la materia non è considerata prioritaria per le scuole di ogni ordine e grado da parte dell’Associazione Californiana degli Insegnanti di Scienze.

Questo succede in California. Nella vecchia Europa invece, dove attraverso la dolce “Educazione ambientale” i ragazzi vengono ben bene indottrinati all’”antropologia virale” (cioè quella pseudo-scienza per cui l’uomo è una sorta di virus da estirpare dalla faccia della Terra), succede altro.
In Inghilterra è stata lanciata una campagna con vistosi annunci colorati sul Sundays rivolta specificamente ai ragazzi, invitandoli a diventare “poliziotti del clima” per reprimere i “crimini climatici” e così “salvare il pianeta”. Facendo leva sullo spirito collezionsistico di molti ragazzi che raccolgono varie “cards”, nel sito appositamente realizzato i ragazzi possono scaricare le “cards dei crimini climatici” che serviranno loro per imparare a spiare i comportamenti dei loro familiari e amici, invitandoli ad aprire dei files dove registrare le informazioni raccolte. Metaforicamente i “criminali climatici” se non pentiti, saranno inviati in appositi “campi di rieducazione”. E per tutti i “poliziotti del clima” che avranno portato a termine la “mission” è previsto come premio un corso apposito nella “Accademia dei Poliziotti Climatici”. Ma queste cose non si erano già viste con la Hitler Jungfolk e con i Ragazzi Pionieri nei paesi comunisti ?

Fa un po’ impressione scoprire che i colori impiegati per il logo dei “Poliziotti del Clima” siano bianco, nero e rosso, vale a dire gli stessi colori della bandiera nazista. Non solo, ma il segnetto sulla destra ricorda molto il simbolo runico delle Waffen SS Naziste, costituito da due fulmini accostati. Seguendo quelle orme, i ragazzi più meritevoli diventeranno guardiani di quartiere, poi “ Führers dei Poliziotti del Clima”, e potranno così instaurare un network di spie e informatori. Questa vicenda fa il paio con la proposta di James Hansen di citare i dirigenti della più grandi compagnie petrolifere per alti crimini contro l’umanità e la natura, accusandoli di diffondere i dubbi sul Riscaldamento Globale. E' presuminile perciò che con una banda di volenterosi “poliziotti del clima”, sarà possibile organizzare delle “retate”, raggiungendo gli scettici fin nelle loro case, fino a che l’insidioso virus del dubbio sarà estirpato (una specie di “soluzione finale”, non vi pare ?).

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