Negazionismo ambientalista
C'è un nuovo reato. Si chiama negazionismo ambientalista. Ne sono colpevoli gli scienziati che osano mettere in discussione i fondamenti "scientifici" (sulla cui scientificità si potrebbe discutere a lungo) del protocollo di Kyoto. Nel migliore dei casi ti levano i fondi per la ricerca, che per uno scienziato sono l'equivalente dell'ossigeno. Nel peggiore, rischi di trovare un imbecille sotto casa che ti ammazza. La storia la racconta nei dettagli il Daily Telegraph
Timothy Ball, un ex professore di climatologia all'università di Winnipeg in Canada, ha ricevuto cinque minacce di morte via email da quando ha reso note le sue perplessità sul grado in cui l'uomo starebbe contribuendo al cambiamento climatico. Una delle email lo avvertiva che, se avesse continuato a parlare, non avrebbe vissuto abbastanza da assistere al continuo surriscaldamento del pianeta. «I governi occidentali hanno pompato miliardi di dollari in carriere e centri di ricerca e questi si sentono minacciati», ha detto il professore. «Posso tollerare di essere chiamato scettico, perché tutti gli scienziati dovrebbero essere scettici, ma adesso hanno iniziato a chiamarci negazionisti, come se stessimo parlando dell'Olocausto». (...) La scorsa settimana, il professor Ball era apparso in "The Great Global Warming Swindle", un documentario di Channel 4 nel quale numerosi scienziati sostenevano che la teoria del riscaldamento globale causata dall'uomo è ormai diventata una "religione", al punto da costringere le spiegazioni alternative ad essere obbligatoriamente ignorate. Richard Lindzen, professore di Scienza Atmosferica al Massachusetts Institute of Technology - apparso anche lui nel documentario - ha dichiarato di recente: «Gli scienziati che dissentono dalla linea allarmista hanno visto i loro fondi sparire, i loro lavori derisi e loro stessi etichettati come tirapiedi delle industrie. «Il risultato è che le bugie sul cambiamento climatico guadagnano credibilità anche quando sono uno schiaffo alla scienza».
1 commento:
Ti ringrazio per l'approfondimento e per il link lasciato al mio articolo sulle pagelle del WWF, ho letto questo articolo e lo trovo molto interessante...
credo che il business sia ovunque oggi, basta pensare che al governo inventano ministeri che non esistono e non si fa fatica a credere che si speculi sui cambiamenti climatici, lo scetticismo è condivisibile ed è certo interessante valutare quali siano le altre teorie che spiegnano il fenomeno...
ad ogni modo, l'uomo ha bisogno di sentirsi in colpa per qualcosa, altrimenti non vive, non oggi e in tal caso il compito di chi vuol far credere che sia così è ancora più agevole
ripassa a trovarci
saluti Paola Pagliaro
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