sabato 31 ottobre 2009

Energie rinnovabili: le pale eoliche affettano Aquile ed Avvoltoi

Dedicato a tutti quelli che "credono" nelle cosiddette energie rinnovabili, per costruire il cosiddetto svilippo sostenibile, per far fronte al cosiddetto riscaldamento globale: i rapaci di grandi diemensioni (aquile ed avvoltoi) sono gravemente minacciati dalla costruzione delle pale eoliche nei loro territori. Questo video è stato recentemente girato a Creta (Grecia) e mostra in diretta l'abbattimento di un Grifone che si avvicina troppo alla pala eolica in funzione.

Anche in Spagna il problema è molto presente:

E ancora:
















12 commenti:

Pennywise ha detto...

le pale non girano nemmeno molto veloci, ma come diavolo fanno a finirci nel mezzo?

I Lupi di Einstein ha detto...

Anche gli ambientalisti, tanto tempo fa, si lamentavano della pericolosità delle pale eoliche per gli uccelli. Poi, come si usa fare tra "gentiluomini", si pensa agli affari in gioco e c'è sempre qualcuno che riesce ad "ammorbidire" le resistenze. Allo stesso modo, gli animalisti parlavano della pericolosità dei microchips per gli animali, mettendo in evidenza anche il fatto che questo dispositivo puo migrare negli strati sottocutanei e raggiungere parti sensibili. Adesso, pubblicizzano il microchip come l'unica soluzione. L'ipocrisia imperante in questo momento è inaccettabile.

Paolo Marani ha detto...

Chi fa disinformazione simile, non soltanto è animato da disonestà intellettuale, ma propaganda semplicemente falsità.

Penchè visto che sei tanto sicuro della tua opinione (corroborata oibò pure da un video) non metti a confronto i volatili che subiscono impatti con le pale eoliche con

1- I volatili di specie protetta uccisi da cacciatori

2- GLi impatti con edifici di cemento armato e vetro, non protetti da dissuasori (per scoraggiare gli impatti)

3- I volatili ingeriti ogni anno dalle turbine degli aeromobili o affettati dai turboelica

4- I volatili vittime di incidenti stradali per essersi appollaiati in carreggiata

5- I volatili morti per essersi abbeverati in zone industriali contaminate

Questi sono i confronti che dovresti fare. Può essere che sia un rischio che non possiamo correre (quello di affettare qualche acquila), secondo me LO POSSIAMO CORRERE, perchè ben altri sono i motivi che rischiano di mettere a repentaglio specie anche protette.

UNa pala eolica, gira tanto più lentamente quanto più è elevato il suo diametro, arrivare ad un impatto è ovviamente possibile ma è un evento molto ma molto raro. Certamente trascurabile rispetto a tante altre cause.

Io propongo di salvare i volatili con questi semplici regole:

1- Moratoria planetaria sulla caccia, niente più cacciatori

2- Smantellamento di tutte le barriere antirumore trasparenti o loro messa in sicurezza con dissuasori per volatili (tipo rondini disegnate sui vetri)

3- Blocco di tutti gli aeromobili che attraversano le rotte migratorie

4- Divieto di costruire ampie superfici vetrate per le nuove costruzioni, per evitare impatti.

Insomma, il tuo ambientalismo di razza fa solamente ridere.

noalgore ha detto...

@MaRaNtZ
Ti ringrazio Paolo per non aver scritto insulti questa volta. Per il resto il tuo intervento è pura ideologia, perchè non intervieni sul tema (che è: le pale eoliche creano problemi ai rapaci di grandi dimensioni). Tutte le cause che elenchi hanno un impatto nettamente minore, se non trascurabile, attualmente, sulle specie considerate, visto che i parchi eolici vengono costruiti esattamente nei territori dei grossi rapaci (="a casa loro"). Il video, eloquente, non può essere considerato "disinformazione". Il tuo intervento, invece, si (a mio umile parere).

Paolo Marani ha detto...

Su che base dici che le altre cause che ho scritto sono minoritarie ?
Mi piacerebbe proprio saperlo...

Non basta certo un video a fare una statistica.

In testa a tutte le cause stanno i cacciatori, trovare statistiche è certamente difficile (chi spara a specie prottte non va a dirlo in giro), ma si tratta ugualmente di stime di migliaia di capi all'anno.

CHi ti assicura inoltre che il video (non lo credo, faccio solo un ipotesi) non sia un fotomontaggio ?

Io sono andato in germania, l'estate scorsa, nella zona nord di hannover, a vedere parchi di pale eoliche... ti assicuro che in un intera settimana a terra non c'era nemmeno un passerotto. Certo che quello non era un posto per aquile, in ogni caso.

Io credo che tu sia vittima di quella sindrome che comunemente fa filtrare le informazioni per avvalorare la propria tesi, distribuendone la rilevanza in base al tuo convincimento particolare, e se la realtà mostra dati diversi... beh.. sono i dati ad essere sbagliati.

Hai presente quanti piccioni girano per le stazioni con una zampa sola, solo per essere stati ustati dallo spostamento d'aria di un treno ? Cosa facciamo, proibiamo ai treni di circolare ?

noalgore ha detto...

@MaRaNtZ
> Su che base dici che le
> altre cause che ho scritto
> sono minoritarie ?
> Mi piacerebbe proprio saperlo...

Quale miglior rispsota se non la "Risoluzione sull’impatto degli impianti eolici industriali sull’avifauna, adottata durante il Convegno Italiano di Ornitologia" che compare come ulteriore post in questo blog ?

Anonimo ha detto...

Sono un operatore del settore eolico e sono perfettamente daccordo con Marantz.
Leggo questo blog fin dalla sua nascita e mi ha stupito non poco questa presa di posizione. Caro Noalgore se lei si mettesse sotto ad un parco eolico italiano a contare le carcasse di uccello cadute credo che si stuferebbe dopo qualche settimana...Ci sono alcuni parchi, tra i primi realizzati, che sono stati realizzati su traiettorie di migrazione, ma ormai non è più così. Il settore è più regolato di quello che lei sostiene nel suo post.
pazienza, mollerò questo blog. Mi piaceva molto.

Saluti e grazie per i precedenti interessantissimi posts.

noalgore ha detto...

Gentile anonimo, anche a lei consiglio di leggere la "Risoluzione sull’impatto degli impianti eolici industriali sull’avifauna, adottata durante il Convegno Italiano di Ornitologia" che appare come ulteriore post a questo blog. Vi si legge, infatti, il parere ufficiale della comunità scientifica italiana che studia gli uccelli ed alla quale, se mi è consentito, va prestata una certa attenzione, se non altro perchè è una campana diversa rispetto agli "operatori del settore eolico". Cito dalla risoluzione: "la realizzazione di impianti eolici nei contesti sensibili come una delle più gravi minacce per l’avifauna, capace di determinare estinzioni su tutto o su gran parte del territorio nazionale, declino di popolazioni anche in vaste aree e conseguente perdita di biodiversità. Pertanto, considerando che il ricorso alla produzione energetica da fonte eolica risulta recare un contributo irrilevante alla soluzione del problema delle emissioni dei gas serra e più in generale al fabbisogno energetico nazionale, stante anche la realtà della ventosità quale rilevata nel nostro Paese, (gli ornitologi italiani) esprimono forte preoccupazione per la proliferazione di impianti eolici in numerosi ambiti di notevole pregio ambientale e di importanza strategica per l’avifauna.".

Anonimo ha detto...

Ripeto che mi dispiace davvero di questa sua piega ambientalista!
Se andasse a verificare con i suoi occhi vedrà che i parchi eolici non sono affettatori di uccelli.
In questo momento lei è caduto vittima degli stessi errori/deviazioni che denuncia nel suo blog.
Avrà i suoi buoni motivi!

Saluti

Paolo Marani ha detto...

Il problema di questo blog è che è scritto da una persona che è intellettualmente disonesta.

La disonestà si manifesta nel filtrare le notizie che più fanno comodo, e minimizzare o peggio celare quelle che risultano scomode alla propria tesi precostituita.

Se qualche imbecille ha costruito un impianto eolico esattamente su un crinale interessato da rotte migratorie, la colpa è del criminale che li ha costruiti, non del fatto che è un generatore eolico o che è un banale mulino a vento per macinare il grano.

Il filmato che ha proposto, pur tragico, non può essere generalizzato sostenendo che l'eolico sia una piaga biblica che affetta uccelli come fossero fette di prosciutto.

Sostenere questo è semplicemente disonesto.

Lo sfido a dormire in tenda sotto una pala eolica e contare le "vittime", si stancherebbe assai presto come sostiene l'anonimo.

Se invece ti accampi instazione, di uccelli morti ne trovi quanti ne vuoi, oppure sotto un viadotto con le barriere antirumore trasparenti senza dissuasori per volatili, quelli davvero fanno STRAGE! Li ci vogliono dei dissuasori, quelle sono davvero pericolose.

Il giornaletto degli ornitologi non conta un fico, perchè puoi esaltarlo quanto vuoi ma rappresenta uno scritto che si deve prima confrontare con la realtà dei fatti, e viene invece da lei investito di una autorità assoluta, come se scrivere qualcosa che viene da un "convegno" debba essere verità assoluta necessariamente.

Disonestà intellettuale, appunto, non si spiega altrimenti.

noalgore ha detto...

Caro Paolo, frena... Qui non si tratta di "giornaletti" o "convegni" qualsiasi, ma la voce ufficiale della comunità scientifica che studia gli uccelli (=ornitologi, in gran parte professionisti e che lavorano presso istituti scientifici e università), il cui autorevole responso non può essere inficiato dal parere di chi lavora nell'ambito delle cosiddette energie rinnovabili" o di chi ha fatto del "verdismo" la propria bandiera politica o, peggio, la propria religione...

Paolo Marani ha detto...

"Voce ufficiale" non significa nulla di concreto.

Anche io sono la voce ufficiale
della mia coscenza, il fatto che siano ornitologi piuttosto che primari chirurghi non centra nulla.

Che siano scienziati poi ho qualche dubbio, la figura dello scienziato ornitologo non credo nemmeno esista, casomai etologo, naturalista, studioso di scienze naturali, laureati in agraria, veterinari, ma non certo scienziati.

Ma che stai a dì....

Non giochiamo con le parole, sarebbe come se in un convegno sulla caccia eminenti scienzati si lamentasse delle reti da pesca...