La responsabilità di chi scrive i programmi didattici per le scuole e redige i libri di testo sono enormi. Fatta eccezione per la grammatica, la matematica e la geografia, materie ‘dimostrabili’, la Storia può essere soggetta a manipolazioni pericolose. Cresciamo con l’idea che esistano verità inconfutabili per il solo motivo che così ci è sempre stato detto e insegnato. Dopo la scuola difficilmente si va ad approfondire ciò che si è imparato tra i banchi. Spesso si impara un mestiere e dell’Unità d’Italia non ci frega più nulla. Oppure si continua a studiare la Storia all’università, ma su libri spesso scritti dal docente che tiene il corso o comunque imposti dalla programmazione d’istituto. Per chi non ha voglia di sgobbare sui libri, ci sono invece i documentari televisivi e i film storici, in larga parte americani, prodotti che spesso non fanno altro che corroborare le nostre convinzioni, i nostri dogmi culturali. Basta pensare alla sterminata filmografia sulla Shoah, la guerra in Vietnam o l’attacco a Pearl Harbour. Questi film sono stati le nostre lezioni di storia, con Spielberg e Stone a farci da insegnanti, trasformando le sale cinematografiche e i salotti domestici in aule scolastiche.
Rivelazioni non autorizzate si pone come un efficace antidoto contro le ‘imposture’ della Storia, per dirla con Roberto Scarpinato, a cui la nostra società ci ha abituato. Questo libro passa in rassegna la storia dei popoli e dei suoi momenti cruciali negli ultimi tre secoli, svelando al lettore le macchinazioni occulte che hanno influenzato in maniera determinante gli eventi che tutti conosciamo. Con rigorosa precisione nel citare le fonti ed incalzante ritmo narrativo, l’autore Marco Pizzuti ci spiega perchè la Storia che noi conosciamo non è il semplice risultato di spontanee iniziative dei popoli o gesti isolati inattesi e fuori controllo, ma l’incredibile prodotto dei piani di dominio di una ristrettissima èlite di uomini potenti, provenienti dal mondo della finanza e dell’industria, e accomunati dall’appartenenza a quella Massoneria presente ormai troppo spesso quando si discute dell’origine delle nostre infrastrutture economiche e societarie.
Acompagnati dalla consapevolezza di rivedere in toto le nostre convinzioni, la lettura di queste pagine ci fa ripercorrere gli anni della guerra d’Indipendenza degli Stati Uniti, della Rivoluzione Bolscevica, della Rivoluzione Francese, delle guerre mondiali, fino al conflitto israelo-palestinese ed alla recente guerra al terrorismo scatenata dagli Stati Uniti, spalleggiati da altre potenze occidentali, a seguito degli attentati dell’11 settembre 2001. Pizzuti riscrive la Storia con analisi impietose e radicali, povere di opinioni personali ma fertili di dati e documenti facilmente rintracciabili. La grande verità che emerge dalla sterminata mole di nozioni presente nel libro è una sola, e sferza le nostre vite, il nostro passato e il nostro futuro, con la mannaia della consapevolezza e dell’informazione: le unioni europee, le unità nazionali, le propagandate guerre di religione e le rivoluzioni ideologico-popolari non sono appannaggio esclusivo del nostro attivismo politico, ma rispondono a precisi progetti premeditati da coloro i quali detengono il potere economico, e cioè dalle lobbies finanziarie, per lo più di origine ebrea, e dalle multinazionali. Questi uomini non hanno credi religiosi. Il loro unico dio è il profitto e non si riconoscono in nessuna ideologia politica che non rechi loro vantaggio personale. Sono al di sopra di esse, mentre lasciano che gli uomini dibattano e si infervorino sulla politica quel tanto che basta per tenerli all’oscuro della grande scacchiera su cui essi vengono inconsapevolmente movimentati.
L’èlite striscia silenziosa all’interno di organizzazioni come il Bohemian Club o il Bilderberg Group e di società segrete massoniche. Tra queste la più importante è la setta degli Illuminati di Baviera, bollata come eretica dalla Chiesa, ma successivamente risorta e tramandata alle aristocrazie internazionali. L’èlite congiura per sfinire l’umanità e asservirla ai suoi interessi. Non fanno appello ad alcuna moralità o senso civico. Non rispettano le identità culturali dei popoli e i loro desideri di autodeterminazione. Fomentano guerre finanziando entrambi i fronti di battaglia. Come avvenne nel secondo conflitto mondiale, in cui i tedeschi non avrebbe mai conquistato mezza Europa se non avessero ricevuto ingenti carichi di armamenti di provenienza americana e britannica, ossia da quei paesi entrati in conflitto proprio contro il Terzo Reich. Il partito nazionalsocialista di Hitler, racconta Pizzuti, fu finanziato da Wall Street e la sua cerchia di banchieri, tra cui figurano i soliti nomi: Rothschild, Rockefeller, Warburg e Morgan. Tutto questo mentre in patria, nel cosiddetto ‘mondo libero’ a stelle e strisce, la propaganda nazionale tracciava il profilo del folle dittatore tedesco e preparava la strada ad un’entrata in guerra che di lì a poco la vicenda Pearl Harbour avrebbe propiziato.
La lettura di Rivelazioni non autorizzate offre la possibilità di capire cosa ha reso possibile lo scoppio delle guerre e il nascere delle rivoluzioni che hanno sconvolto gli assetti sociali fino ai giorni nostri. Apprendere che Stalin e Lenin erano massoni di origine ebraica che stringevano accordi con le lobbies affinchè si ingannasse la popolazione russa con la falsa utopia comunista, o che Prescott Bush, capostipite di una famiglia che ha generato due presidenti degli Stati Uniti, era in affari con Hitler da cui ricevette anche un riconoscimento ufficiale per la collaborazione offerta, notizie queste incredibilmente e colpevolmente trascurate dai testi storici ufficiali, è fondamentale per comprendere e decifrare la geopolitica attuale.
Il libro di Pizzuti descrive un modus operandi, un copione cioè sempre uguale a se stesso, che un gruppo elitario di uomini estremamente facoltosi attua da secoli per guadagnarsi la supremazia mondiale sulle genti e le risorse dei territori. L’elemento essenziale del potere dell’èlite è il controllo esercitato sulla emissione del denaro, attraverso ad esempio la pratica del signoraggio bancario, e sulle coscienze, attraverso la propaganda mediatica diffusa da organi di informazione al servizio del sistema. Il controllo del denaro garantisce la possibilità di generare crisi finanziarie laddove è necessario creare disagio sociale e quindi possibilità di intervento, mentre disporre dei mezzi di comunicazione consente di ottenere il sostegno dell’opinione pubblica su ogni operazione militare e sociale che le lobbies decidono di mettere in pratica.
Le tematiche trattate in
Rivelazioni non autorizzate riconducono per molti versi alla
Geometria del Male raccontata da Sigismondo Panvini, che affronta l’argomento ponendo però l’accento non già sui principali avvenimenti storici guidati dalla Massoneria, ma sulla natura esoterica e simbolica delle èlite di potere internazionali. Come spesso sono solito ricordare, libri come questo non devono essere il punto di partenza e di arrivo del nostro studio, ma semplici stazioni di passaggio, o stanze intermedie le cui porte possono condurci ad approfondire le nostre conoscenze e confrontare diverse fonti per verificare l’attendibilità delle tesi riportate.
Nonostante timidi e sporadici segnali di coscienza proveniente dalla politica attuale, come l’
interrogazione parlamentare sul signoraggio dell’on. Buontempo, siamo purtroppo ancora molto lontani dal capire le circostanze che hanno portato l’umanità a vivere condizioni di ingiusta sperequazione delle ricchezze e soprattutto dal conoscere e riconoscere i responsabili.
"Quel che accade nel mondo non avviene per caso. Sono eventi fatti succedere, sia che abbiano a che fare con questioni nazionali o commerciali; e la maggioranza di questi eventi sono inscenati da quelli che maneggiano i soldi". (Denis Healey, Ministro della Difesa britannico dal 1960 al 1974).
"L’individuo e’ talmente in difficolta’ quando viene faccia a faccia con una cospirazione cosi enorme che non puo’ credere che esista". (Edgar Hoover, direttore dell’FBI dal 1924 al 1972).
Rivelazioni non autorizzate - Il sentiero occulto del potere - Il colossale inganno perpetrato da una casta di banchieri che domina il mondo. Di Marco Pizzuti, Edizioni Il Punto d'Incontro, 2009.
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